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Keyword: ‘i bassifondi’

I “bassifondi” di Second Life

by AquilaDellaNotte Kondor

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L’idea fondante di questo Magazine è stata, e lo è ancora, quella di mettere in risalto le migliori realizzazioni che vengono prodotte in questo mondo virtuale, prototipo di mondi futuri, rappresentato da Second Life. Noi tutti della redazione raccontiamo quotidianamente di eventi importanti, personaggi che si distinguono per le loro attività, progetti, manifestazioni musicali, culturali e artistiche, scriviamo e approfondiamo aspetti sociologici del mondo virtuale, tematiche economiche o di business, e così via. Abbiamo l’ambizione di raccontare il meglio di quanto è oggi disponibile, e viene realizzato, in Second Life. Parliamo, come i nostri lettori sanno, anche di altri Mondi Virtuali, ma qui il discorso è del tutto analogo.

Tuttavia, siamo consapevoli che questo mondo che andiamo descrivendo ogni giorno è solo la punta di un iceberg. La realtà che raccontiamo riguarda una parte minoritaria della popolazione dei residenti di Second Life. La “maggioranza silenziosa” è invece composta da una moltitudine di avatar, più o meno anonimi, che frequentano un mondo variegato, fatto di discoteche, land note per chiacchiere di bassissimo livello, club più o meno equivoci, spiagge pseudo nudiste, bordelli veri e propri. Intendiamoci, non è che tali posti non vengano frequentati dalla “elite” intellettuale di Second Life, direttamente o con alter, ma la moltitudine che voglio descrivere vive unicamente in questo mondo. E’ un mondo chiuso, a se stante, con nessuna connessione col gli ambienti che noi descriviamo di solito.

Questa gente frequenta esclusivamente, e per sempre, “i bassifondi” di Second Life.

Ho passato gli ultimi due mesi a esplorare questo mondo, in silenzio, modestamente, senza rompere le balle a nessuno (anche se mi è capitata l’avventura di essere “bannato”, esperienza per me unica in quattro anni di Second Life, da un owner dalle oscure intenzioni). Ho conosciuto gente, passato delle serate in “disco”, visitato land ambigue di vario genere e ascoltato quello di cui la gente discute e su cui si appassiona in questi posti.  Ho ritrovato vecchi amici, conosciuti all’inizio della mia permanenza in Second Life, e scoperto persone anche di grande spessore, ma che preferiscono questi ambienti, alla “noia mortale” degli ambienti artistici ed intellettuali.

Ho notato che qui il filo conduttore di tutti i discorsi, e i comportamenti, ruota attorno al sesso e ai rapporti interpersonali. Nessuna sorpresa, mi direte voi, solita storia, si ma in questi ambienti il tema è esclusivo, non mediato da altre manifestazioni o interessi. E attorno a queste tematiche, si sviluppa la vita sociale, le “serate” e i rapporti. La tipologia umana è di tutti i generi: lesbo, bisex, etero, trans, e gli intrecci sono praticamente infiniti. Gli argomenti chiave sono i seguenti: fedeltà e gelosia, il mondo degli alter, il legame con l’owner, l’attenzione alla “serata”.  Vediamoli uno per uno.

Il tema della fedeltà e della gelosia è stato molte volte trattato e discusso, è un topic del mondo virtuale. Ebbene è un argomento di pura illusione. Ogni amante si scambia promesse di fedeltà eterna, ma la probabilità che tali promesse vengano mantenute è praticamente irrisoria. Il mondo stesso di Second Life è un mondo di libertà, di sperimentazione, di scoperta. Promettere fedeltà è un modo per darsi sicurezza, in un mondo che per sua natura è insicuro. Esistono ovviamente delle eccezioni, rare, quando il rapporto tra due persone travalica il mondo virtuale e, in un modo o nell’altro, diventa legame “reale” forte. Ma qui siamo nel quotidiano mondo della RL. La gelosia è ovviamente un sentimento stabilmente radicato, inevitabile, visto quanto abbiamo fin qui affermato.

Il mondo degli alter è un capitolo affascinante, meriterebbe un trattato intero. Le cose da dire, e le casistiche che si presentano, sono praticamente infinite. Però, in sintesi, possiamo dire che il 90% dei residenti di Second Life ha degli alter (avatar alternativi), e che le motivazioni sono essenzialmente di due tipi: la prima è di avere libertà di movimento per lavorare, esplorare, e avere contatti non ufficiali, senza mostrare in giro il proprio avatar originale, perché magari è molto noto e riconoscibile; la seconda motivazione, di gran lunga prevalente, credo intorno all’80%, è quella di farsi gli affari propri all’insaputa del proprio partner, amante, o amico. Ho conosciuto persone con una dozzina di alt, e gente che usa abitualmente (quindi non in modo sporadico) quattro o cinque avatar. Tale tema è strettamente legato al precedente. Se il vostro partner vi giura fedeltà eterna, state certi che ha altri avatar con cui fare i propri affari, a vostra insaputa. Con le rare eccezioni del caso, ovviamente, come abbiamo già detto. E’ praticamente impossibile tener dietro agli alter di una persona, anche se esistono modi per individuarli nei casi più semplici, di ingenuità nella gestione o di tracce evidenti lasciate in giro. E qui, come abbiamo avuto modo di raccontare in un precedente articolo, le “agenzie” investigative in world sviluppano la propria attività e i loro affari. Del resto, non c’è alcun modo in SL di verificare cosa faccia una persona che non vuole farsi rintracciare, al massimo potete sapere quand’è on line anche se non è tra i friend, ma non dove sia e cosa faccia, se non avete la visibilità in mappa. Non c’è scampo, rassegnatevi.

L’intreccio dei rapporti e delle diverse relazioni, i legami, i tradimenti, le rotture, ha come scenario la “serata”, passata in disco o in una land abituale, durante la quale l’intreccio degli IM, coperti da banalità in chat locale, è frenetico. Gli approcci, per lo più a carattere sessuale, sono la norma. E il “dopo serata” è ovviamente facile da immaginare, con scenari esotici, in riservate Skybox a grande altezza, giusto per mantenere un minimo di privacy.

La figura dell’owner è ancora più centrale in questi ambienti. Vero signore/a e padrone/a della land. Fa il bello e il cattivo tempo, costruisce harem, banna chi gli pare, è omaggiato ed idolatrato da masse di frequentatori e di aspiranti manager. Il suo totem è il “traffico”, e non bada ai mezzi che impiega per ottenerlo: sploder, pali per la lap dance, attraenti manager o PR, perfino escort, più o meno camuffate. Lo squallore di alcuni personaggi, che ho conosciuto nel mio girovagare di questi due mesi, è indescrivibile. Non voglio andare oltre, non è mio costume citare casi precisi, ma vi assicuro che al peggio non c’è mai limite, come suol dirsi.

Che cosa ho ricavato da questa mia esplorazione dei “bassifondi” di Second Life?  A parte le personali esperienze e conoscenze, alcune delle quali manterrò di sicuro, ho ricavato un grande insegnamento, per noi “intellettuali” di Second Life: non siamo capaci di comunicare con questo mondo. Questa moltitudine passa il proprio tempo senza neanche sapere che ci sono alternative, possibilità di esperienze diverse, un intero mondo di realizzazioni e di eventi di grande interesse. Intendiamoci, una gran parte di queste persone non ha alcun interesse ad altro che a sentire musica, o a pomiciare in disco, ma ce n’è sicuramente una parte, e ne ho conosciuti tanti, che semplicemente non conoscono altro, per loro Second Life è quell’ambiente lì. E’ quindi necessario andare in questi posti, miscelare i due mondi, diffondere informazioni e “mescolarsi” in qualche modo a questa popolazione. Se solo riuscissimo a coinvolgere, nelle iniziative migliori di Second Life, una percentuale di questo mondo, forse faremmo un passo avanti, sia in termini di qualità complessiva, che del numero di visitatori del nostro mondo virtuale. Questo Magazine sarà schierato, d’ora in avanti, anche su questo fronte, con l’ambizione di dare un proprio contributo, come sempre cerchiamo di fare in molte altre occasioni.

Quando i mondi si scontrano.

Un interessante dibattito è andato svolgendosi nelle scorse settimane, nella Second Life italiana, in seguito ad un articolo pubblicato su questo Magazine in data 11 febbraio 2012.

Questo articolo, provocatoriamente intitolato a “I bassifondi di Second Life”, ha ottenuto l’effetto che pensavamo provocasse. Si è infatti scatenata una bagarre che ha coinvolto molti resident, sia con discussioni dirette che con commenti postati sul Magazine che abbiamo integralmente pubblicato, senza censure di alcun tipo (non sono nostro costume, a meno di insulti, parolacce o riferimenti a dati personali). Come era facile prevedere, la discussione ha percorso due binari distinti: da un lato, i più arrabbiati, erano quelli che si sono auto ritenuti appartenenti ai cosiddetti “bassifondi”, non meglio definiti ma evidentemente, per loro, facilmente identificabili; dall’altro, quelli che, a loro dire, i bassifondi non li frequentano, e che si sono inoltre sperticati a negare la loro qualifica di “intellettuali”, negando perfino che tale categoria esista in Second Life.

E’ stata una prima fase interessantissima, e immagino lo stupore che un osservatore esterno abbia potuto provare, leggendo questi commenti o assistendo a discussioni di tale veemenza, nel difendere posizioni che nessuno aveva attaccato, o comportamenti personali che nessuno si era mai sognato di stigmatizzare (prego rileggere l’articolo). E’ stato il festival della cosiddetta “coda di paglia” all’italiana. Sia gli uni che gli altri hanno difeso posizioni preconcette, che nessuno aveva mai attaccato. E’ stata una discussione che ha dato la stura a “sfogatoi” di ogni genere, e ha fatto saltare il tappo di antichi rancori e beghe personali. Era facilmente prevedibile, ed era già successo in altre occasioni. La vena polemica ed il gossip italiota fanno sempre scuola, purtroppo. La seconda parte, che abbiamo dosato nel tempo protraendola per due serate, è stato un vero e proprio dibattito in world, in voice e in chat, a cui hanno partecipato punte di quasi 70 avatar. Ed è qui che abbiamo notato e analizzato i comportamenti del popolo di Second Life, ritenendo il campione che ha partecipato a questi dibattiti ampiamente rappresentativo, con l’unica, rilevante eccezione, delle persone più impegnate in Second Life in attività artistiche e professionali. Purtroppo, questo genere di persone ha in parte disertato gli incontri, ma un campione significativo è stato comunque presente.

Le serate di dibattito sono state due e non una, poiché la sede di Virtual Worlds Magazine, presso Solaris, per qualche strano motivo (forse troppo “intellettuale”) non è stata ritenuta neutrale. Le due serate si sono svolte quindi una a Solaris (giovedì 8 marzo) e l’altra a Suspiria (martedì 13 marzo). Un ringraziamento sentito va allo staff di Pyramid (in particolare a Magicflute Oh) e allo staff di Suspiria (in primis a LelenyLoka Demonia). Non è stato facile organizzare e gestire le due serate, quindi onore al merito. Dalle due serate sono venute fuori, innanzitutto, una serie di considerazioni scontate, tutte già sentite e discusse. Altre, invece, si sono rivelate molto interessanti, dal punto di vista sociale, soprattutto in relazione all’aggressività e alla violenza di certi scambi.

In riferimento all’articolo, la considerazione pressoché unanime è stata che non esistono categorie in Second Life, ognuno è libero nelle sue frequentazioni, e fa quello che crede. Ciò anche se alcuni ambienti sono alquanto impermeabili ad iniziative culturali “impegnate”, o legate ad attività RL. Gli stessi ambienti “intellettuali” si sono quindi rivelati, dichiarandolo apertamente, assidui frequentatori di certi ambienti, per lo più utilizzando degli alter, per “salvaguardare”, almeno così si è sentito dire, l’immagine dell’avi principale.

Quindi i punti di contatto fra i diversi mondi ci sono, e sono tanti, tuttavia, c’è una certa impermeabilità verso l’alto. La gente che utilizza Second Life per puro svago e divertimento non ha molta voglia di impegnarsi, o di partecipare ad eventi di un certo tipo. Una posizione rispettabilissima, e probabilmente maggioritaria. Non così invece, come abbiamo detto, per il percorso inverso, degli “intellettuali” verso altri tipi di ambienti. Non è quindi questione di intellettuali o bassifondisti, ma del modo di intendere Second Life, a seconda anche delle proprie aspirazioni di fondo o del momento e della serata che si vuole vivere. Su questo sono stati tutti d’accordo, e con questa conclusione unanime, l’argomento “bassifondi” veniva archiviato.

La cosa più interessante di questo dibattito è stata invece l’aggressività, e la violenza verbale, che si è manifestata da parte di alcuni, tanto da indurci, come diremo tra poco, ad una profonda revisione delle regole che è necessario darsi per gestire questo tipo di dibattiti. La violenza si è espressa nelle serate di dibattito, nelle chat di gruppo, e nei commenti postati sul Magazine. Sfruttando l’ospitalità data dalle pagine di VWM sono stati espressi commenti di ogni tipo. La maggior parte sono stati interessanti e civilissimi, mentre alcuni sono stati completamente sopra le righe, certi di non essere censurati, come avrebbero meritato. Durante le due serate ci sono stati alcuni personaggi che hanno costantemente disturbato la discussione, sproloquiando su inesistenti argomenti polemici, o tirando fuori vecchi rancori personali. Ovviamente il moderatore, il sottoscritto, ha subito ogni sorta di attacco, così come pure altri componenti la redazione di VWM. Le “accuse” sono state le più strampalate, dalla ricerca della pubblicità per fare traffico (dove? quando?), al settarismo, alla spocchia intellettuale, alla voglia di mettersi in mostra, ecc.

E’ stato il prezzo che abbiamo voluto pagare, per arrivare fino in fondo e per concludere le due serate programmate. Mi perdonerà quindi la mia stretta collaboratrice su VWM, se ho troncato qualsiasi tipo di replica, per quanto giustificata e giustificabile fosse. Ma nessuno pensi che la violenza paghi: tali atteggiamenti non verranno più tollerati, almeno per quanto ci riguarda. Abbiamo voluto, in ogni caso, andare fino in fondo, per completare la discussione e dare modo alla grande maggioranza degli intervenuti di esprimere il loro pensiero. Questo nostro atteggiamento è stato criticato, ma l’alternativa era interrompere la serata e andarcene, e non era questo il nostro obiettivo. Le prossime serate di “Virtual Worlds Magazine – Reloaded”, si svolgeranno con regole prefissate: le sopraffazioni non saranno consentite, e il moderatore userà, in casi estremi, il ban per far rispettare le regole. Criticabile o meno, questa sarà la nostra linea di condotta: chi vorrà partecipare agli incontri, sarà il benvenuto, ma chi vorrà aggredire non sarà tollerato. Confido comunque che non sarà mai necessario adottare tali provvedimenti, ma tant’è.

Di tutt’altro genere le critiche, pur feroci, che ci sono state rivolte in maniera civilissima e argomentata. Sono state queste il vero nocciolo della discussione, hanno consentito un vero confronto e hanno portato a conclusioni comuni, come abbiamo spiegato in precedenza. Ci sono stati interventi molto interessanti, di gente nota e con grande esperienza di Second Life, ma anche di perfetti sconosciuti, che hanno portato un punto di vista originale nella discussione.

In conclusione, possiamo ritenerci soddisfatti di questo dibattito, c’è stata una discussione franca e accesa, anche se a tratti di inutile violenza. Molta gente si è conosciuta, ha solidarizzato, e nuove amicizie sono nate. Spero che tali contatti si mantengano e che altre iniziative si possano organizzare insieme. Sono queste le cose che fanno piacere a chi vive e lavora in Second Life, e noi, ogni volta che sarà possibile, favoriremo questo genere di eventi.

Il format “Virtual Worlds Magazine – Reloaded” continuerà, con le regole che abbiamo detto, ponendo l’attenzione sui temi specifici che vorremo discutere, sia derivanti da articoli del Magazine, sia dai temi di attualità del Metaverso, sia proposti da lettori o protagonisti di Second Life e dei Mondi Virtuali (non dimentichiamoci che un intero nuovo Metaverso sta sviluppandosi sulle Open Sims). Ci piacerebbe organizzare le serate in land sempre diverse, per coinvolgere il maggior numero possibile di interlocutori e comunità. Chiunque voglia contribuire può contattarci in ogni momento. Ciao e grazie a tutti.

2012 in review

I folletti delle statistiche di WordPress.com hanno preparato un rapporto annuale 2012 per questo blog.

Attrazioni nel 2012

Ecco gli articoli più letti nel 2012.

Certi lettori sono venuti facendo una ricerca, in generale per virtual worlds magazinecastelli fantasyvirtual sex,virtual world magazine e bdsm. Il nome di questo magazine è quindi già abbastanza noto tanto da essere ricercato di per sè, mentre sesso e bdsm sono ovvie parole di ricerca…

I referrers principali nel 2012 sono stati:

  1. facebook.com
  2. secondlifeitalia.com
  3. nessunlimite.net
  4. scoop.it
  5. opensimulator.it

Siamo stati letti prevalentemente in Italia, ma anche un po’ da Stati Uniti e Francia e da altri 98 Parsi nel mondo.

Chi erano?

L’articolo con più commenti nel 2012 fu Non la solita cosa, ma il MetaCosmo.

Ecco i 5 commentatori più attivi:

  •  Eva 78 COMMENTI
  •  Serena Domenici 59 COMMENTI
  •  Giampiero 27 COMMENTI
  •  cibigibi 22 COMMENTI
  •  Ruvi Sagittaria 22 COMMENTI

 

Clicca qui per vedere il rapporto completo.

La cosa più sorprendente (per noi che ci scriviamo) è che molti degli articoli più letti sono articoli scritti nel 2011, il che ci consente di affermare che quello che scriviamo non sono articoli usa e getta, ma rimangono ancora disponibili nei motori di ricerca come riferimenti a chi cerca informazione sui vari argomenti della virtualità. Interessante è che i referrer provengano molto da Facebook

Ripartiamo da qui.

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.Esattamente un anno fa, prendendo spunto da un eccezionale lavoro di team, che un gruppo di amici, spesso rivali nella quotidianeità, era stato capace di organizzare, in occasione dell’evento in più serate “2Lei in Second Life”, mi esprimevo in questi termini, relativamente alle attività che si svolgono nel Metaverso: “Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro”. Da quel lampo d’ingegno, realizzatosi per merito di tanti, ha preso spunto una nostra riflessione, spingendoci a riflettere e a indagare su quale sia il motivo che impedisce di lavorare normalmente, nella quotidianità,  in un clima di supporto e collaborazione reciproca. Una riflessione profonda su quali siano le cause che impediscono il decollo di questo Mondo Virtuale.

Siamo così partiti per un lungo viaggio, durato un anno, e sulle cui esperienze vogliamo tirare ora le somme, in occasione del prossimo evento “2Lei in Second Life”, di cui parleremo in un prossimo articolo. Quell’evento ci fornì  lo spunto per il viaggio intrapreso, e quanto abbiamo appreso in questo viaggio ci consente, a un anno di distanza, una riflessione a questo punto più articolata e documentata.

Siamo partiti dal punto a nostro parere più basso della capacità elaborativa e culturale che si esprime nel Metaverso, non certo per motivi morali, intendiamoci, ma come capacità propositiva e di costruzione del futuro. Siamo partiti da quelli che, con un termine grossolano, ma che è servito ad accendere il dibattito, abbiamo chiamato i “bassifondi” di Second Life. Ne è scaturito un dibattito dai toni molto accesi, che ha messo in evidenza tanta passione, ma anche tante contraddizioni, sia da parte dei frequentatori, orgogliosi, dei cosiddetti “bassifondi”, sia da parte dagli snob, o “intellettuali”, che poche parole hanno speso nell’analisi che abbiamo stimolato e che a noi interessava, dal punto di vista sociale. Partendo da quella esperienza, a mio parere molto positiva, poiché emblematica del livello di separazione che regna tra gli ambienti sociali del Metaverso, siamo risaliti, man mano, durante tutto quest’anno, a individuare e a mettere in risalto i diversi aspetti del modo in cui viviamo la rete, e i Mondi Virtuali in particolare (vedi in coda la timeline degli articoli pubblicati).

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Abbiamo discusso e analizzato cosa intendiamo per “identità” dell’avatar, sulla sua Reputazione, sui limiti e gli eccessi dei comportamenti nel Metaverso, sulla diffamazione e la disonestà. Abbiamo discusso sull’estremizzazione delle caratteristiche proprie degli individui, che in Second Life si manifestano liberamente, senza tabù, contribuendo a creare le situazioni che tutti noi viviamo in questa nuova realtà sociale. Abbiamo notato la passione di molti per il cosiddetto “gossip”, un’attrattiva che non nasce di certo nel Metaverso, ma è tipica di un certo modo di ragionare e di discutere su quanto ci succede giornalmente (molte trasmissioni televisive nazional-popolari hanno fatto la loro fortuna, e quella elettorale di altri, su questi temi). E siamo arrivati a individuare quello che può essere il punto di forza del vivere in una comunità (la luce in fondo al tunnel…), per quanto virtuale possa considerarsi, ma con tutti i nostri pregi reali, così come i nostri reali difetti: lo spirito di collaborazione, l’entusiasmo, la creatività, l’impegno quotidiano. Caratteristiche queste che da sempre premiano tutti i progetti “reali”, così come tutte le imprese di successo, in qualsiasi posto e in qualsiasi epoca.

Non mi soffermo sulle critiche spietate, gli improperi e spesso le offese, che ci sono state indirizzate. Abbiamo conosciuto nuovi amici, e molti ne abbiamo persi per strada, a causa del nostro modo di analizzare crudamente i fatti e i comportamenti. Ma ne valeva la pena, visti i risultati e le riflessioni che abbiamo raccolto. I nostri strumenti di analisi ovviamente sono stati limitati dalla nostra esperienza e dalla nostra cultura, poca o tanta che sia. Non siamo sociologi, ma riteniamo di aver accumulato in cinque anni di osservazione, e di analisi, un’esperienza che ci ha consentito di individuare alcune caratteristiche salienti, che spero possano aiutarci nei passi successivi, in particolare a seguire il percorso di evoluzione del Metaverso, attraverso questo nostro Magazine. Spero altresì che la nostra buona fede sia sempre stata indiscutibile per chiunque, non avendo noi sponsor alle spalle, land da sostenere, interessi da curare, o amici da promuovere.

Abbiamo così osservato in Second Life comportamenti assolutamente normali, anche nella vita cosiddetta “reale”, in fondo, il Metaverso è solo un altro posto in cui trascorriamo il nostro tempo, che si aggiunge a quelli “reali” in cui viviamo, ma anche alcuni tratti caratteristici che vogliamo condividere.

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Una prima caratteristica peculiare è rappresentata dall’estremizzazione dei comportamenti. Non credendo che ci siano tabù, o reputazioni personali da difendere (quanto ci si sbaglia…), in Second Life ci si consente di tutto, dall’estrema scorrettezza di certi comportamenti, allo sfruttamento e alla strumentalizzazione dei caratteri più deboli. Il Metaverso è perciò un luogo che può essere molto pericoloso, per chi si espone a livello emozionale ed affettivo. Quindi, un primo campanello di allarme e di attenzione va assolutamente tenuto in conto relativamente all’emotività.

Una seconda caratteristica è la voglia naturale di alimentare il gioco. Tutti noi amiamo giocare, il gioco è una componente fondametale della nostra vita, da bambini come da adulti, e il Metaverso ci consente di sfruttare al meglio queste nostre aspirazioni, fino a interpretare personaggi di assoluta fantasia, che aiutano la nostra immaginazione a vivere in un mondo, veramente, “virtuale” e immaginario.

Terza caratteristica è l’assoluta parità, nelle possibilità di partenza, che ognuno possiede nel Metaverso. Chiunque può inventarsi una vita virtuale soddisfacente: grande artista, poeta, proprietario terriero, manager (quanti ce ne sono …) o leader di gruppi più o meno improbabili. Quante carriere nascono nel Metaverso, e quante professioni vengono fuori! Ovviamente, chi ha più filo da tessere alla lunga viene fuori, e le capacità dell’individuo vengono riconosciute e premiate da chi ha occhi per vedere e obiettività nel riconoscere limiti e meriti. Altri, molti altri, passano la loro vita virtuale nell’autoreferenzialità, producendo poco, ed esaltandosi spesso per pochissimo, circondati dalla tribù di appartenenza, che ne solidifica e ne alimenta l’ego. Anche questa è caratteristica del tutto peculiare nel Metaverso, un ambiente in cui, il gioco della finzione e delle “professionalità” montate, assumono una luce esagerata rispetto alla realtà dei fatti.

Ultima caratteristica rilevante è l’enorme capacità di interazione, l’estrema facilità di tessere rapporti e di costruire progetti. E’ proprio questa, al di là dei limiti e dei campanelli d’allarme che abbiamo detto, e di cui dobbiamo tener conto, la leva da sfruttare nella costruzione del futuro del Mondo Virtuale. Questa facilità di interazione può essere sfruttata nel migliore dei modi, come il caso del progetto da cui è partita la nostra riflessione, quando tale capacità e facilità di intessere rapporti si sposa con il meglio che ognuno di noi sa esprimere: l’amicizia e la voglia di lavorare insieme per un obiettivo comune.

 

E’ da questa caratteristica quindi che ripartiamo per il nostro viaggio, lasciando le considerazioni sociologiche a quelli che saranno momenti di riflessione più specifici, ma volendo discutere di progetti, collaborazioni, nuove realizzazioni, cose concrete e qualità reali. E se un giorno il Metaverso sarà un ambiente sicuro, gratificante e ricco di possibilità, ma anche di opportunità di lavoro vero, oltre che di svago e di socializzazione, sarà anche grazie a quanto di buono si sta costruendo in questi anni. Ed è questo che continueremo a raccontare su questo Magazine, e se qualcuno non gradisce, che cambi canale per favore, noi resteremo qui …

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Articoli pubblicati durante il “viaggio”:

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11) 20 ottobre 2012: La luce in fondo al tunnel (il rinnovamento): https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/10/20/ce-luce-in-fondo-al-tunnel/

10) 13 ottobre 2012: l’interesse per il gossip: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/10/13/dalle-parole-ai-fatti/

9) 6 ottobre 2012: l’identità dell’Avatar: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/10/06/e-venne-lavatar/

8) 16 settembre 2012: i problemi della presenza in rete: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/09/16/i-buchi-nella-rete/

7) 23 giugno 2012: sulle polemiche in rete: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/06/23/lo-sport-nazionale-la-polemica/

6) 17 giugno 2012: sul futuro dei Mondi Virtuali: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/06/17/il-futuro-e-adesso/

5) 3 giugno 2012: sull’utilizzo del voice: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/06/03/the-sound-of-silence/

4) 22 aprile 2012: sull’esperienza virtuale: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/04/22/una-vita-virtuale-allo-specchio/

3) 17 marzo 2012: la discussione su come vivere il Metaverso: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/03/17/quando-i-mondi-si-scontrano/

2) 11 febbraio 2012: sui “bassifondi” di Second Life: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2012/02/11/i-bassifondi-di-second-life/

1) 26 novembre 2011: le capacità del lavoro di team in un esempio: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/11/26/e-se-ripartissimo-da-qui/

Summary – 2012

Salahzar Stenvaag – La mappa di Craft, vista da VirtualChristine.com (Reportage from the Metaverse)

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AquilaDellaNotte Kondor – Immersive wor(l)ds: letteratura e arte figurativa digitale nella fusione tra mondo fisico e virtuale (Art & Culture)

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Salahzar Stenvaag – Facciamoci un Sistema Solare in casa (Education & Learning)

AquilaDellaNotte Kondor – Lo sport nazionale: la polemica (Social Applications)

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AquilaDellaNotte Kondor – Il futuro è adesso (Social Applications)

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Salahzar Stenvaag – Componiamo una rivista professionale con Scribus (Education & Learning)

Eva Auer – Sfera (Social Applications)

Salahzar Stenvaag – Il giro del mondo SL in Mongolfiera in 6+ Volumi (Reportage from the Metaverse)

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Salahzar Stenvaag – Giro Turistico in treno alla scoperta di Heterocera (Reportage from the Metaverse)

Salahzar Stenvaag – Tutte le ferrovie di Second Life (Reportage from the Metaverse)

Salahzar Stenvaag – Tutti i continenti di Second Life (Reportage from the Metaverse)

Serena Domenici – Non la solita cosa, ma il MetaCosmo (Reportage fron the Metaverse)

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Salahzar Stenvaag – Elegia per un amico (Education & Learning)

Francesca Caeran – Curti Cortes: il nostro Joe Cocker italiano (Music)

Eviana Robbiani – Cammino da seduta (Virtual Psycology)

AquilaDellaNotte Kondor – The sound of silence (Virtual Psychology)

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Virginia Lupindo – Art Expo dell’Asharaya Project (Reportage from the Metaverse)

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Sacha Bowie – Il MaS (From the Italian lands)

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Maryhola McMillan – Libriamo tutti al Festival della Letteratura di Milano (Virtual Worlds Projects)

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Salahzar Stenvaag – Intelligenza Artificiale in Second Life (Technical Evolution)

Salahzar Stenvaag – Installare una Opensim Aurora stand alone (OpenSim2)

Serena Domenici – Pensiero Avatariano o pensiero Umano? (Virtual Worlds Projects)

Translation in English & Traduccion al Espanol (by Duncan Bradders)

AquilaDellaNotte Kondor – Dalle animazioni 3D al Machinima: Adam Falco (Video & Machinima)

Salahzar Stenvaag – SolAria … un mondo per sognare a puntate (Architecture & Creativity)

Serena Domenici – Moda … non solo moda (Fashion)

Traduccion al Espanol.

Salahzar Stenvaag – Rigging per dummies (Education & Learning)

Francesca Caeran – Katia Keres: una delle più brave cantanti in Second Life (Music)

Events & News –> Neuroni specchio. WS in preparazione al MaS

Events & News –> Workshop per DJ al MaS

AquiladellaNotte Kondor – Una vita (virtuale) allo specchio (Virtual Psycology)

Salahzar Stenvaag – OpenSim 0.7.3.1: novità … (OpenSim2)

AquilaDellaNotte Kondor – Censimento land Italiane (Virtual Worlds Projects)

Serena Domenici – Missing You (Social Applications)

AquilaDellaNotte Kondor – Buon compleanno Virtual Worlds Magazine! (Published)

Eva Auer – Virtual Reality (Virtual Psychology)

Salahzar Stenvaag – Multimedialità in Open Sim e Second Life (Education & Learning)

AquilaDellaNotte Kondor – I Mestieri di Second Life (Virtual Worlds Projects)

Salahzar Stenvaag – Come ci si teleporta in OpenSim, e sul perchè a volte Opensim è meglio di SecondLife (OpenSim2)

Salahzar Stenvaag – Novità Primavera 2012 in SecondLife (Technical Evolution)

Salahzar Stenvaag – A volte anche gli italiani lo fanno bene – Un articolo entusiasta sulla grid italiana Craft (OpenSim2)

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Serena Domenici – Viaggio tra i sentimenti (Social Applications)

Francesca Caeran – Fuoriclasse di voce e di fantasia (Music)

Salahzar Stenvaag – Farsi un server Linux o Windows – (Technical Evolution)

AquilaDellaNotte Kondor – Quando i mondi si scontrano (Social Applications)

Salahzar Stenvaag – Moodle è difficile? (Education & Learning)

Serena Domenici – Fatto personale (Social Applications)

Serena Domenici – The day after (Social Applications)

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Virtual Worlds Magazine Reloaded

Serate dibattito sulle due anime di Second Life: 8 e 13 marzo 2012 (Events & News)

Inaugurazione sede di Virtual Worlds Magazine e Pyramid (Events & News)

Serena Domenici – Fotografia ed eclettismo: Glio Zapatero (Art & Culture)

Volando Amat: L’altro non esiste? (Virtual Psicology)

Cris Iracunda: Un brivido nell’arte: Janita Diavolo (Art & Culture)

Carnevale di Nizza nella land di Patrick Moya (Events & News)

Salahzar Stenvaag – Rivoluzione in OpenSim: sta entrando in “beta”? Ora funziona (in modo affidabile) la voce (Opensim2)

AquilaDellaNotte Kondor – I “bassifondi” di Second Life (Social Applications)

Serena Domenici – Questione sociale o questione sessuale? (Social Applications)

Francesca Caeran – Mapoo Little: una scoperta vocale, una voce che non somiglia a nessun altra (Music)

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Salahzar Stenvaag – Come traslocare oggetti da SL a Opensim oppure da un’altra grid (OpenSim2)

AquilaDellaNotte Kondor – Il Flauto Magico (Art & Culture)  photoes by Lucrezia Savira

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Salahzar Stenvaag – Save Lapsus! Una campagna per un amico in difficoltà (Virtual Psicology)

Salahzar Stenvaag – Opensim si arricchiscono di contenuti: gara di building in Craft per il secondo compleanno (OpenSim2)

Salahzar Stenvaag – Gaia Rossini, un esempio di voglia di condividere (Education & Learning)

Serena Domenici – Sex addiction (Reportage from the Metaverse)

Save Solaris island (Events & News)

“Variations on the “Magic Flute” by Giovanna Cerise (Events & News)

Eva Auer – Il potere nei Mondi Virtuali (Social Applications)

AquilaDellaNotte Kondor – Kuru Kuru World: Mikati Slade (Art & Culture)

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Serena Domenici – Datele una leva, solleverà il mondo virtuale: Sniper Siemens (Architecture & Creativity)

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Buon compleanno Pyramid Cafè (Events & News)

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The day after

by Serena Domenici

Qualche parolina di inglese la conosco anche io… Chi ha voglia di leggermi, si metta comodo. Cercherò di essere fluida e scorrevole. L’argomento merita. Premessa: ieri (8 marzo) era impossibile per me intervenire in voice, ho provato a scrivere qualcosa in local, ma nel marasma generale non ha attecchito. Vorrei spendere due parole per Aquila. Non credo abbia volutamente cercato di offendere qualcuno, piuttosto provocare, stimolare. E’ una persona curiosa, gira il Metaverso da cima a fondo. A dirla tutta, spesso la pensiamo in modo diverso e discutiamo animatamente. Però, devo ammettere che, alla fine, mi ha sempre dato carta bianca per i miei reportage. Scrivo per puro piacere personale, non certo per fama e denaro. Nessuno mai, mi ha pagato per un articolo. Fino a che ne avrò voglia, e Aquila mi ospiterà, continuerò a scrivere. Ho un mio personale blog, tra l’altro molto seguito, e mi sarebbe più facile, e anche più pratico, far convergere tutto lì. Ma per motivi personali non voglio fondere due mondi così diversi. Insomma, la strada, se si ama scrivere, la si trova comunque. Qualcuno ha pensato, a mio avviso erroneamente, che l’articolo e la successiva serata organizzata da Aquila fossero altrettanti escamotages pubblicitari. Sarò ingenua, ma non penso sia così, e se lo è stato, credo abbia giovato più agli amici dei ‘bassifondi’.

Ho apprezzato alcuni interventi, come quello della pasionaria Lele :), anche se non l’ho condiviso totalmente. Certi toni potevano evitarsi. Mi è sembrato uno (Aquila) contro tutti. Non doveva trasformarsi in un processo su di lui, ma in un dibattito. Ho trovato l’intervento di Stregavento offensivo ed eccessivo, soprattutto perché sembrava un discorso letto al parlamento. Eravamo lì per discutere, non per offendere… Di cattivo gusto poi terminare la pappardella preparata in casa dicendo: “Non leggero più te, Aquila e chi scrive per te!” Ho toccato ferro, non avendo altro da toccare! 🙂 Sembrava un anatema… Un conto è confrontarsi con ardore e passione , un conto esagerare nel modo in cui ha fatto Stregavento. Ho notato che i c.d. intellettuali hanno preso le distanze dalla serata (come fanno alcuni meridionali che, trapiantati al nord, diventano i più accaniti razzisti dei loro simili), all’improvviso nessuno più si definiva tale, e la democrazia e il “volemose tutti bene” regnava sovrano. Aquila è diventato un usurpatore di titoli e io sono stata allusivamente etichettata come una che fa la morale. Tutti al rogo! Se c’è una cosa che non ho mai sopportato è l’ipocrisia, il dire e non dire, il parlare alle spalle. Non faccio parte di nessuna casta, vivo la mia SL con pochissimi ed intimi amici che ormai conosco persino in RL. Scrivo quel che osservo e sento, non scrivo cose di fantasia. Mi limito a mettere in evidenza un mondo che racchiude cose negative e cose positive. Mi stupisce che se parlo di Stalking, e di atteggiamenti verbali violenti e di cattivi comportamenti, ad attaccarmi siano soprattutto le donne. Le ‘intellettuali’ perdono tempo a contare quanti punti e virgole io abbia omesso o usato in eccesso. Le “gelose” invece stanno lì acquattate, pronte a scagliare le loro frecce al curaro. Vi comunico che non mi interessano le polemiche sterili finalizzate solo a colpire me, come persona, e non a confrontare le  mie idee senza pregiudizi.  Scrivo quello che gli altri non osano dire in faccia, ma dicono solo alle spalle! Scrivo semplicemente articoli e accetto le critiche, non quelle personalistiche, ma quelle costruttive ed attinenti all’argomento trattato. Intervisto persone che hanno davvero qualche cosa da trametterci, in diversi ambiti. Perché non è vero non ci siano persone capaci di espressioni artistiche e anche pochissimi veri artisti. Sono pochi, ma ci sono e di solito sono poco noti ai più. Se c’è una cosa che davvero latita su SL è soprattutto la buona educazione. Chi determina un ‘titolo’ o una appartenenza? L’articolo di Aquila ha scoperchiato il malcontento che covava nel fondo del Metaverso.  E’ stato un bene ridimensionare un mondo di presunta ‘elite intellettuale’ e sollevare un po’ il mondo che secondo alcuni starebbe più in basso.  Quante volte sono andata a mostre, eventi e concorsi, dove nessuno rispondeva al mio saluto o a quelli di gente andata lì perché semplicemente tippata a caso. Quante volte alle stesse mostre ho sentito un tripudio di: bello, bellissimo, complimenti , divinooooooo … e poi alle spalle le peggiori critiche. Si, l’arte c’è sul Metaverso, ma quante ciofeche di poesie e mostre ho dovuto digerire … Perché, vedete… non solo voi giudicate me, anche io giudico i vostri lavori. Voi sapete in realtà di cosa mi occupo in RL? Potrei essere una dignitosa e onesta fruttivendola, con l’hobby della scrittura, come potrei essere tante altre persone. Sia chiaro un concetto: ognuno scrive, o dà il suo contributo come meglio sa fare, e ritiene opportuno. Rileggetevi l’articolo che dedicai a Swina Allen: un vero artista scappato e, ahimè, perso da SL. Perchè riportare nel Metaverso le stesse dinamiche di frustrazione della vita reale?

Gabriele D’annunzio ”Il Vate”, Pasolini, Charles Bukowski, Henry Miller, e potrei citarne tanti altri… sono stati indubbiamente dei personaggi di rilievo della letteratura italiana e non. Erano degli asessuati? Per nulla! D’Annunzio era un vero godereccio e non ha mai fatto mistero del suo lato sessuale estremo, enfatizzato dalle sue varie amanti. Cosa c’entrano vi domanderete… C’entran, per spiegare a chi crede di essere un intellettuale, che il sesso in certi ambienti è anche più porco e ricercato. Senza contare tra l’altro che certe pulsioni sono legittime. Ormai tutti sappiamo che sul Metaverso , gli Alter  in alcuni casi, servono allo scopo di divertirsi in ‘anonimato’.  Quindi basta con queste ipocrisie. Pasolini diceva: “Gli intellettuali si chiudono in caste dove la libertà, la creatività muore tra quattro mura insieme a loro”. Ma criticava anche chi, dall’altra parte creava inconsapevolmente una chiusura per partito preso e rifiutava il dialogo con chi si gli poneva di fronte. Darsi un atteggiamento di superiorità intellettuale nel Metaverso è semplicemente ridicolo, visto che non sappiamo con chi abbiamo a che fare. In passato ho parlato male del “That’s Amore”, non perché ho la puzza sotto il naso, ma solo perché viene vissuto da alcuni come un porto franco, mancando di educazione verso il prossimo.  Se vado al Suspiria e dico: Buona sera. Al mio saluto risponderanno la maggior parte delle persone presenti. Il bene e il male non stanno tutti da una parte. Quello che stona, sono proprio queste trincee.

Confini che in un mondo virtuale non avrebbero ragione di esistere. Abbiamo tutti un lato oscuro da soddisfare. C’è chi riesce a farlo senza fare troppi danni e chi invece ha bisogno di emozioni sempre più forti. Ma nessuno è giudicabile nei comportamenti, se non nuoce al suo prossimo. In Conclusione… Ben vengano le polemiche se servono per capirsi e scambiare opinioni. Il dialogo arricchisce tutti.  Il Metaverso, per non morire e per alimentarsi, ha bisogno anche di queste cose. Sana critica ed autocritica. Con educazione , sempre e solo con educazione. Il Metaverso è un’opportunità per volare sopra le cose, non dentro alle cose, che fanno stare solo male.  Non fottiamoci pure i sogni.

Virtual Worlds Magazine Reloaded: Serate dibattito sulle due anime di Second Life.

Dall’articolo pubblicato su Virtual Worlds Magazine lo scorso 11 febbraio, è scaturito un interessante confronto tra i lettori e i simpatizzanti. L’articolo era stato provocatoriamente intitolato ai “bassifondi” di Second Life, e la discussione che ne è seguita ha messo in evidenza quello che l’articolo aveva cercato di stimolare: una discussione accesa su due diverse modalità di vivere Second Life.

Avevamo quindi preso l’impegno di organizzare un dibattito sul tema, per consentire a chiunque di esprimere le proprie opinioni in merito, e di raccontare il proprio modo di vivere Second Life. Dopo alcuni giorni di riflessione, e un primo annuncio riguardante una serata unica, si è deciso di organizzare la discussione in due serate successive, per l’8 e per il 13 di marzo.

La prima serata si terrà a Solaris l’8 di marzo alle ore 22,30

http://slurl.com/secondlife/Solaris%20Island/25/220/26

La seconda serata, invece, si terrà a Suspiria, il 13 di marzo alle 22,30:

http://maps.secondlife.com/secondlife/Suspiria/64/47/1301

Entrambe le serate si svolgeranno con il supporto logistico ed organizzative del gruppo Pyramid, con cui Virtual Worlds Magazine ha avviato una proficua collaborazione, e dello staff di Suspiria.

La partecipazione è aperta a tutti. Vi aspettiamo numerosi, per un confronto aperto e libero da preconcetti, e per fare un passo in avanti nella discussione in corso, che coinvolge la comunità italiana di Second Life.