Ubuntu, Linux e la filosofia della condivisione….
Negli ultimi anni Ubuntu è diventata una delle distribuzioni di Linux che ha avuto il maggiore successo, per la innovativa facilità di installazione e di uso che normalmente non sono mai state associate a questo sistema opensource e che ne ha spesso decretato l’insuccesso di fronte all’utente medio di un PC, che normalmente è abituato ad avere una interfaccia con tutti i fiocchettini e la pappa pronta. Il tipico utente di Linux è stato per decadi il “nerd” vale a dire una persona che per fare anche la cosa più semplice cerca di farla in maniera particolarmente difficile, costosa, inutile e contorta.
Il nuovo Ubuntu è sorprendentemente “amichevole” da installare
Non è scopo di questo articolo dettagliare tutto su Ubuntu e Linux, esiste una ampia letteratura in materia. Qui vorrei sottolineare la mia ultima esperienza, con un portatile “vecchio” in disuso su cui ho voluto provare ad installare Ubuntu per vedere se riuscivo a dargli nuova vita. L’esperienza è stata tutto sommato semplice, gradevole e piena di ottime sorprese. Avevo già tentato di installare in passato a varie riprese Linux su vari pc ma ogni volta avevo dovuto tornare indietro perchè molte cose non funzionavanto (Skype, i miei programmi di grafica preferiti, etc), ora però ho visto che con la versione 12.04 molti se non tutti questi problemi sono stati risolti.
Fra le sorprese cito le seguenti:
- Tutto l’hardware ha funzionato al primo colpo (scheda grafica, suono, musica, video)
- La sospensione del portatile ha funzionato senza fiatare: impiega una manciata di secondi e riprende senza problemi
- Il wireless è sorprendentemente friendly (meglio di windows)
- Il tempo di boot è di circa 40 secondi, nettamente inferiore a quello di Windows e la memoria occupata e inferiore
- Praticamente tutti i programmi principali (Chrome, LibreOffice, ecc) funzionano senza problemi
- Esistono ottimi programmi in aree dove finora eccelleva soltanto Windows o Mac (screenrecording etc)
Fra le difficoltà invece
- Avendo installato il sistema operativo a 64 bit alcune cose non funzionano come ci si aspetta, in particolare per lanciare Phoenix e Firestorm (client di SecondLife) occorre installare le librerie di compatibilità a 32 bit come indicato da questo articolo http://ubuntuforums.org/showthread.php?t=2000705. Imprudence invece, avendo già una distribuzione a 64 bit si è installato in modo semplice.
- La versione di Skype per Linux è decisamente fatta peggio delle equivalenti sulle altre piattaforme, ma questo è colpa di Skype e non di Linux.
- Qualche difficoltà a destreggiarsi fra i vari desktop manager (Unity, Gnome etc). Dopo un po’ di vicissitudini e prove varie sono tornato a Unity 2D che pare il desktop più “umano” riconoscibile per la barra verticale delle applicazioni sulla sinistra.
Ma vediamo come ho fatto per l’installazione da USB:
Dato che ormai DVD e CD non vanno più di moda, (avevo provato con un CD che mi aveva dato un amico, ma non era leggibile), ho proceduto a installare Ubuntu da una penna USB come spiegato da questo link: https://help.ubuntu.com/community/Installation/FromUSBStick La difficoltà più grave è stata quella di trovare una immagine “giusta” (avevo tentato di installare la versione 12.11 che però forse era prematura, quindi alla fine sono ripiegato sulla versione 12.04 che sembra essere molto buona.
Il secondo problema che ho incontrato è stato quello di “convincere” il laptop a partire dalla penna USB. Per fare ciò ho tenuto premuto il tasto di Cancellazione (quello sopra il tasto di invio) durante l’accensione e poi sono dovuto andare nelle opzioni di boot per specificare nell’ordine di boot PRIMA i vari USB e poi il CD ed infine il disco. Ho impiegato un pochino a capire l’ordine giusto.
Esistono ancora dei PC/Laptop specialmente della vecchia guardia che non consentono di fare il boot da chiavetta. In quel caso l’unica cosa da fare e di registrare un cd di boot e partire da quello.
Durante la fase di installazoine non ho dovuto fare praticamente nulla se non compilare le solite domandine iniziali tipo lingua, tastiera, utente di partenza. Cfr anche questa guida: http://ubuntusemplice.blogspot.it/2011/04/guida-passo-passo-istallazione-ubuntu.html L’intera procedura di installazione è rimasta nell’ordine di un quarto d’ora (anche meno). Al termine avevo un sistema Linux completamente funzionante.
Alcune guide in Italiano
Poi per imparare ad usarlo bene occorre molto tempo, ma guardando alcuni semplici tutorial come quelli contenuti qui: https://help.ubuntu.com/12.04/ubuntu-help/index.html,
Se preferite i video ecco una serie di video tutorial rintracciabili su Youtube qui: http://www.youtube.com/watch?v=OstFxlxvA0Y&feature=share&list=SPA7D851DBD0B8BFDF.
La filosofia di condivisione che sta dietro ad Ubuntu
Ed ora prima di lasciarvi, ecco una dissertazione molto interessante su Ubuntu, Linux e l’opensource che esula dalla classica lezione universitaria / giuridica / legale per entrare nella filosofia più semplice e profonda delle popolazioni africane.
Come si legge da wikipedia alla voce Ubuntu: http://it.wikipedia.org/wiki/Ubuntu_(filosofia):
« Una persona che viaggia attraverso il nostro paese e si ferma in un villaggio non ha bisogno di chiedere cibo o acqua: subito la gente le offre del cibo, la intrattiene. Ecco, questo è un aspetto di Ubuntu, ma ce ne sono altri. Ubuntu non significa non pensare a se stessi; significa piuttosto porsi la domanda: voglio aiutare la comunità che mi sta intorno a migliorare?. » |
(Nelson Mandela) |
Ubuntu è un’etica o un’ideologia dell’Africa sub-Sahariana che si focalizza sulla lealtà e sulle relazioni reciproche delle persone.
È un’espressione in lingua bantu che indica “benevolenza verso il prossimo”. È una regola di vita, basata sulla compassione, il rispetto dell’altro. Appellandosi all’ubuntu si è soliti direUmuntu ngumuntu ngabantu, “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”.
L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso l’umanità intera, un desiderio di pace.
Viene sfruttato in Sudafrica in una campagna nazionale per la promozione della società.
Non c’è bisogno di aggiungere molto altro, su questa filosofia di apertura e di condivisione: si condivide perchè si sente che è giusto condividere, non perchè le persone con cui condividiamo sono simpatiche o degne della nostra considerazione e stima ma in quanto esseri umani con cui condividiamo la nostra natura. Poi ovviamente uno condivide quello che vuole e quando vuole, ma è ovvio che i risultati più interessanti avvengono quando la condivisione è più larga e meno stitica.
Ubuntu ha dimostrato che in questo modo si è riusciti a produrre un qualcosa di ottima qualità e solo grazie alla passione e alle emozioni di chi vi ha partecipato che non sono soltanto nerds, ma persone come tutti noi 🙂
PS: Se non ve la sentite di passare ad Ubuntu e non avete un vecchio portatile o pc su cui fare le prove potete sempre fare una installazione Live che non cancella il vostro PC. Cfr: http://www.ubuntu.com/download/help/try-ubuntu-before-you-install
OpenSim per principianti: Come creare una sim in craft da un server dedicato Ubuntu
OpenSim è un argomento “caldo” di chi si occupa di mondi virtuali. Ho già pubblicato varie guide per l’installazione di OpenSim, SimOnAStick, Aurora, addirittura anche qualche esempio di Grid, ma quasi tutto dedicato a Windows per installazioni casalinghe.
In questi articoli, anche a seguito delle sollecitazioni di molti che mi chiedevano come fare per rendere visibile la propria sim dall’esterno ho sempre detto che era meglio avere un server dedicato, preferibilmente Linux. Ora qui cerco di spiegare a grandi linee come Fare. Il sistema linux più diffuso è senza dubbio Ubuntu e la versione 12.04 si trova ormai da parecchi fornitori.
Se dovete scegliere un provider, le opzioni sono tante, ma se volete un consiglio dovete prendere un server che abbia ALMENO 1 GB di ram e preferibilmente almeno 2 o 3. Il minimo teorico sarebbe 640 Mega, ma francamente è fortemente sconsigliato, dato che Linux di suo occupa già uno spazio “interessante”. Se avete meno di 4 G di ram è anche preferibile prendere un ubuntu a 32 bit che spesso dà meno problemi del 64 bit.
Tra i server che offrono a cifre umane un server dedicato di almeno 1 GB abbiamo:
- TopHost http://www.tophost.it/ad/topserver/ 9.99€ / mese (non l’ho però testato personalmente)
- Ovh.it Kimsufi http://www.ovh.it/server_dedicati/kimsufi.xml 9.99 € + IVA al mese
- AWS EC2 server a consumo di Amazon http://aws.amazon.com/ costo che varia da pochi euro a centinaia a seconda dell’uso effettivo. Prevede però un abbonamento gratuito per un anno però solo per server da 640 M che sono un po’ troppo piccoli per una sim vera
I video
Dato che i video sono spesso più chiari del testo vi inserisco gli ultimi che ho fatto che dovrebbero chiarire i passi necessari per l’installazione di una sim su craft:
Parte I: la predisposizione apt-get etc
Parte II: l’installazione della sim
La console Comandi Terminale
Quando vi arriva il server vi viene fornito un indirizzo IP a cui collegarvi con un terminale telnet/ssh come ad esempio Putty http://www.chiark.greenend.org.uk/~sgtatham/putty/download.html che fornisce uno splendido terminale di connessione gratuito ed opensource. Con le credenziali fornite vi troverete in una cosiddetts console nera da dove potete inviare dei comandi. Come vedrete su ubuntu i comandi fondamentali sono del tipo
sudo apt-get install <elenco>
dove elenco è un insieme di cose da installare. Di solito Ubuntu vi chiede la password di login dell’utente, almeno per i primi comandi.
L’abc dei comandi linux (ls, cd, vi, etc)
Ci sono svariate guide per ubuntu (ad esempio http://www.html.it/guide/guida-ubuntu-linux/) per l’uso di ubuntu dal terminale vi consiglio queste http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=396&Itemid=33
Navigazione visuale facilitata con WinScp
Un altro strumento essenziale che si usa è WinScp (http://winscp.net/eng/index.php) che consente un po’ come fa FileZilla di accedere in modo visuale ad un sito ssh potendo fare facilmente file transfer e soprattutto editare rapidamente il contenuto di file di configurazione o di file di log. Quasi essenziale per chi viene dal mondo Windows, ma offre un aiuto importante per il trasferimento dei files o l’editing inplace di configurazione anche per i più esperti (consente anche di integrarsi direttamente con Putty per avere a fianco dell’albero dei file anche una finestra console.
Negoziazione coordinate sim e Kit di installazione
PRIMA però di poter fare alcunchè dovreste contattare Licu Rau per ottenere le coordinate dove potete inserire la vostra sim. Le coordinate sono una coppia di numeri e il “centro” della sim è situato alle coordinate 10000,10000. Potete andare su questo indirizzo web http://www.craft-world.org/page/en/living-in-craft/world-map.php per vedere quali sim già esistono e per farvi una idea di dove potreste mettervi. Come già detto è preferibile che facciate questa richiesta nel momento in cui avete un server dedicato perchè questi consentono una affidabilità di network e di uptime nettamente superiori rispetto ad un server casalingo, che come abbiamo visto ha moltissimi problemi.
Licu inoltre vi fornirà un file zippato che costituirà la base di installazione per la vostra sim.
Questo file ad esempio si potrebbe chiamare 0.7.4-rel-postfixes.zip ed è lungo ad esempio 26 Megabytes. Dovete fare in modo da ricopiarlo (con winscp ad esempio) sul vostro sito.
Indirizzi interni ed esterni del vostro server
Fate in modo di sapere inoltre di conoscere con esattezza l’indirizzo esterno ed interno del vostro server. Normalmente sono lo stesso indirizzo, ma ad esempio su AWS sono due indirizzi differenti. Per conoscere l’indirizzo interno del vostro server è utile usare il comando ifconfig (or /sbin/ifconfig) che vi da un sacco di informazioni utili.
Lo stato della vostra macchina
Il comando per eccellenza per sapere varie informazioni sulla vostra macchina è il comando top che vi dice moltissime cose come ad esempio se state usando troppa cpu, troppa memoria o se avete situazioni anomale. La documentazione di questo comando la trovate qui:
Gestione di screen multipli anche offline
Il comando che viene usato più spesso è screen (per una guida completa http://www.ubuntu-linux.it/introduzione-a-screen-uno-strumento-indispensabile-con-ssh/) usando questo strumento potete lanciare le vostre sim in differita che continuano a funzionare anche quando voi uscite dal collegamento remoto.
La sequenza di installazione iniziale (apt-get …..)
Questa sequenza è molto importante e verrà usata dal video
sudo apt-get update
sudo apt-get install mono-complete nant subversion
sudo apt-get install unzip
sudo apt-get install libglib2.0-dev libpng12-dev libexif-dev libtiff-dev libfontconfig1-dev libfreetype6-dev libxrender-dev php5-curl php5-xmlrpc build-essential libc6-dev g++ gcc pkg-config git-core apache2 apache2-threaded-dev bison gettext autoconf automake libtool libpango1.0-dev libatk1.0-dev libgtk2.0-dev libgif-dev libglade2-dev zlib1g-dev
sudo apt-get install mysql-client-5.5 mysql-server phpmyadmin mc ntp ntpdate
sudo apt-get install php5
sudo apt-get install libapache2-mod-php5
Le istruzioni per la configurazione dell’istanza OpenSim:
Queste istruzioni sottintendono che abbiate creato prima utilizzando phpmyadmin un utente e un database vuoto (vedi questa guida http://www.alfredoparisi.it/24/04/2012/phpmyadmin-creare-un-nuovo-utente-e-un-nuovo-database/), quindi dovete procedere ai seguenti passi che sono anche quelli che dovete fare per fare l’aggiornamento ad una versione nuova.
1) Edita il file bin/config-include/GridCommon.ini
reimposta i dati per la connessione al database:
se usi SqLite semplicemente leva il commento (il
punto e virgola) all’inizio della riga:Include-Storage = “config-include/storage/SQLiteStandalone.ini”;
e copia OpenSim.db dalla vecchia versione.
Se invece usi MySql leva il commento alle seguenti
righe:StorageProvider = “OpenSim.Data.MySQL.dll”
ConnectionString = “Data Source=localhost;Database=opensim;User ID=opensim;Password=***;Old Guids=true;”e imposta i dati di connessione (nome database, user,
password).
2) Edita il file bin/OpenSim.ini
il valore di async_call_method è ottimizzato per
linux, se invece stai usando Windows commenta la
riga:;async_call_method = SmartThreadPool
e leva il commento alla riga:
async_call_method = UnsafeQueueUserWorkItem
3) Scegli un valore appropriato per MaxPoolThreads
MaxPoolThreads = 15 è buono per single core PC
MaxPoolThreads = 30 è buono per dual core PC
MaxPoolThreads = 45 è buono per quad core PC
4) Se la tua istanza lavora su una porta diversa dalla
9000, modifica il valore di http_listener_port con
il numero di porta usato.5) Copia il vecchio file .ini in bin/Regions nella stessa
directory della nuova versione.6) Se utilizzi scripts che hanno necessità di conservare
dati di variabili (come scripts per breedable pets o
scripts che conservano liste di dati in memoria)
allora devi copiare il contenuto della vecchia
directory bin/ScriptEngines nella stessa directory
della nuova versione.7) Se hai un account Vivox per il voice, imposta i tuoi
dati nella sezione Vivox.
Per ulteriori informazioni riguardo a voice e moneta
chiedi inworld a Licu Rau.
Sperando che tutto questo possa aiutare molti.
Salahzar
OpenSim: Installiamo una grid. Parte III: la voce…
Rieccoci 🙂
Ed ecco finalmente la terza parte del nostro trittico su come costruire una grid opensim professionale. Dopo avere descritto nei due articoli precedenti:
- https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/15/opensim-nuove-istruzioni-per-esperti-come-configurare-una-grid-0-7-1-1/
- https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/17/opensim-installiamo-una-grid-parte-seconda-sito-web-e-gruppi/
Ecco la guida:
Questa procedura è valida per UBUNTU con versione opensim 0.7.2 dev r. 16203 (NB: io l’ho provata con una 0.7.1 ufficiale)
e configurazione per usare freeswitch come servizio di grid .Luglio 15 , 2011 Andrea Arbizu ( contatto skype : andreapiero.hotmail.it )
PREPARAZIONE DELL’AMBIENTE
apt-get update apt-get install -y autoconf automake libtool build-essential subversion libxml2 apt-get install -y libxml2-dev libtiff4 libtiff4-dev php5 php5-cli apt-get install -y php5-common php5-mcrypt php5-mysql php5-gd php5-pgsql php-pear php-db apt-get install -y libmysqlclient16-dev curl sox libssl-dev libncurses5-dev bison apt-get install -y libaudiofile-dev libnewt-dev libcurl4-gnutls-dev apt-get install -y libnet-ssleay-perl openssl ssl-cert libauthen-pam-perl apt-get install -y libio-pty-perl apt-get install -y libpg-perl libdbd-pg-perl sqlite3 apt-get install -y libsqlite3-dev apt-get install -y libapache2-mod-php5 libmcrypt-dev
INSTALLAZIONE DI FREESWITCH
cd /usr/local/src
– download, compilazione e installazione del Git di freeswitch
apt-get install -y git git clone git://git.freeswitch.org/freeswitch.git cd freeswitch cd build cp modules.conf.in modules.conf vi modules.conf
individuare la riga:
#codecs/mod_siren
e levare il # (da me era già scommentata)
individuare la riga
#xml_int/mod_xml_curl (OK) e levare il # salvare il file (con vi esc:wq) cd .. AUTOCONF=/usr/bin/autoconf ./bootstrap.sh attendere una decina di minuti sino al termine dell ‘ operazione. (a me meno di 5 minuti) ./configure --prefix=/usr/local/freeswitch attendere il termine (5 minuti pieni) make attendere il termine. (20 minuti pieni) make install make mod_siren-install make mod_xml_curl-install notare che i due comandi successivi vanno ripetuti due volte non e’ un errore!! make sounds-install make sounds-install make moh-install make moh-install make samples
CONFIGURAZIONE FREESWITCH
– Configurazione di Freeswitch per opensim
supponiamo che il nostro server sia connesso ad internet con un IP pubblico del tipo: 192.111.222.33
supponiamo che non esista alcun firewall che limita alcunche ne in ingresso ne in uscita.
cd /usr/local/freeswitch/conf/autoload_configs/ vi modules.conf.xml individuare la riga: <!– <load module=”mod_xml_curl”/> –> e sostituirla con: <load module=”mod_xml_curl”/> individuare la riga: <!–<load module=”mod_siren”/>–> (a me non era commentata) e sostituirla con: <load module=”mod_siren”/> salvare il file (esc:wq) cd /usr/local/freeswitch/conf/autoload_configs vi xml_curl.conf.xml posizionarsi sotto la riga: <binding name=”example”> cancellare tutte le righe (premendo dd piu volte su vi) (dG cancella tutto se si è sulla prima riga) e sostituire con: <configuration name="xml_curl.conf" description="cURL XML Gateway"> <bindings> <binding name="example"> <param name="gateway-url" value="http://192.111.222.33:8004/fsapi/freeswitch-config" bindings="directory"/> <param name="disable-100-continue" value="true"/> </binding> <binding name="local"> <param name="gateway-url" value="http://192.111.222.33:8004/fsapi/freeswitch-config" bindings="dialplan"/> <param name="disable-100-continue" value="true"/> </binding> </bindings> </configuration>
(al posto di 192.111.222.33 va messo l’ip pubblico del server dove gira opensim.).
salvare il file.
AVVIO FREESWITCH IN UNO SCREEN
– Avvio di Freeswitch
screen –S Voice screen –r Voice (????) da me questo da errore cd /usr/local/freeswitch/bin/ ./freeswitch ignorare qualunque messaggio o errore più o meno colorato 2011-08-07 06:34:03.782163 [NOTICE] switch_utils.c:248 Adding 192.0.2.0/24 (allow) [brian@78.47.22.111] to list domains 2011-08-07 06:34:03.782208 [CONSOLE] switch_core.c:1839 _____ ______ _____ _____ ____ _ _ | ___| __ ___ ___/ ___\ \ / /_ _|_ _/ ___| | | | | |_ | '__/ _ \/ _ \___ \\ \ /\ / / | | | || | | |_| | | _|| | | __/ __/___) |\ V V / | | | || |___| _ | |_| |_| \___|\___|____/ \_/\_/ |___| |_| \____|_| |_| ************************************************************ * Anthony Minessale II, Michael Jerris, Brian West, Others * * FreeSWITCH (http://www.freeswitch.org) * * Paypal Donations Appreciated: paypal@freeswitch.org * * Brought to you by ClueCon http://www.cluecon.com/ * ************************************************************ 2011-08-07 06:34:03.782215 [CONSOLE] switch_core.c:1842 FreeSWITCH Version 1.0.head (git-b952b2b 2011-08-04 19-53-18 +0200) Started. Max Sessions[1000] Session Rate[30] SQL [Enabled] freeswitch@opensim> e detachare screen control+maiuscolo a control+maiuscolo d CONFIGURAZIONE ROBUST e OPENSIM
Editare il file Robust.ini sezione Freeswitch :
[FreeswitchService] LocalServiceModule = "OpenSim.Services.FreeswitchService.dll:FreeswitchService" ;; The IP address of your FreeSWITCH server. ;; This address must be reachable by viewers. ServerAddress = 192.111.222.33 (al posto di 192.111.222.33 va messo l’ip pubblico del server dove gira robust.). - Configurazione di Opensim editare il file OpenSim.ini nella sezione FreeSwitchVoice [FreeSwitchVoice] ;; In order for this to work you need a functioning FreeSWITCH PBX set up. ;; Configuration details at http://opensimulator.org/wiki/Freeswitch_Module Enabled = true ;; You need to load a local service for a standalone, and a remote service ;; for a grid region. Use one of the lines below, as appropriate ;; If you're using Freeswitch on a standalone then you will also need to configure the [FreeswitchService] section in config-include/StandaloneCommon.ini ;; LocalServiceModule = OpenSim.Services.FreeswitchService.dll:FreeswitchService LocalServiceModule = OpenSim.Services.Connectors.dll:RemoteFreeswitchConnector ;; If using a remote connector, specify the server URL FreeswitchServiceURL = http://192.111.222.33:8004/fsapi ( sostituire con ip del server )
>>>> Fine <<<<
avviare normalmente opensim, da questo momento in poi la sim ha il voice abilitato.
Verificare che nelle impostazioni della parcell il voice sia attivo
Ho seguito la configurazione ufficiale suggerita sul sito http://www.opensimulator.org
integrandola su come settare i moduli e con alcuni suggerimenti sia dai bug mantis
che dalle mailing list di opensimulator. Questo documento e’ rilasciato con licenza cc ( obbligo citazione della fonte)
Credo che possa essere utile a quanti stanno sbattendosi a far funzionare il voice in questo periodo.
PS: Ho seguito fedelmente questa guida e al termine ho poi invitato gli amici Pinowo, Rumegusc, Marcus73 a provare il voce, che dopo un iniziale momento in cui sembra che non funzionasse nulla, aggiustando i livelli del microfono, degli altoparlanti etc, alla fine siamo riusciti a fare una discreta conferenza a 3.
La resa, pur soddisfacente per alcuni versi, lamenta alcuni momenti di perdita di voce. La qualità complessiva non pare essere equivalente a quella di secondlife, ma tuttavia pare promettente e se avete un po’ di pazienza, anche usabile. Ad onore del vero nella grid Craft Rumegusc aveva cercato di usare il voice, ma dice che quando le persone erano più di 3-4 i problemi diventavano insormontabili.
Dal mio punto di vista, sono ragionevolmente soddisfatto, perchè fino a 2 anni fa i miei tentativi di installazione di freeswitch erano stati infruttuosi e frustranti 😦
Salahzar Stenvaag
OpenSim: installiamo una grid. Parte Seconda: sito web e gruppi
Come vi avevo promesso nel mio primo articolo https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/07/15/opensim-nuove-istruzioni-per-esperti-come-configurare-una-grid-0-7-1-1/ ora proviamo ad arricchire la nostra grid “nuda” con due caratteristiche secondo me essenziali per una grid ma che NON sono parte essenziali della installazione di base di OpenSim:
- L’interfaccia web (anche detta wifi) “Web Interface for… I”, sviluppata da Diva Canto, che consente di fare le seguenti attività:
- Creazione di utenti, controllati dall’amministratore
- Possibilità di definire degli avatar di default per i nuovi account
- Consente l’aggiornamento degli account sia agli utenti che all’amministratore
- Consente la cancellazione di utenti
- Consente il recupero della password via email
- Consente un accesso limitato all’inventory dell’utente
- Definisce una pagina web di benvenuto
1. Parte Prima: installiamo Wifi.
- bin con alcune dll specifiche di wifi
- doc con documentazione di wifi
- wifipages con le pagine di gestione html
[Startup]
ServiceConnectors = "
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:AssetServiceConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:XInventoryInConnector,
8004/OpenSim.Server.Handlers.dll:FreeswitchServerConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:GridServiceConnector,
8002/OpenSim.Server.Handlers.dll:GridInfoServerInConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:AuthenticationServiceConnector,
8002/OpenSim.Server.Handlers.dll:OpenIdServerConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:AvatarServiceConnector,
8002/OpenSim.Server.Handlers.dll:LLLoginServiceInConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:PresenceServiceConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:UserAccountServiceConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:GridUserServiceConnector,
8003/OpenSim.Server.Handlers.dll:FriendsServiceConnector,
8002/Diva.Wifi.dll:WifiServerConnector"
[WifiService] GridName = "My World" LoginURL = "http://<il tuo ip>:8002" WebAddress = "http://<il tuo ip>:8002" ....
A questo punto dovete rilanciare (107) il servizio Robust ed essere in grado di lanciare wifi (108) accedendo a http://<iltuoip>:8002/wifi Al primo lancio dovete (109) cliccare su “INSTALL WIFI” in alto a dx della maschera dopo di che dovete inserire la pwd dell’amministratore per poter avere un avatar di gestione. (110) Create gli avatar “template” da amministratore chiamandoli “Male Avatar” “Female Avatar” “Neutral Avatar” in modo da offrire a chi entra degli inventory e delle apparenze già precostituite. E ok, avete installato wifi….
2. Installazione dei gruppi
Per installare i gruppi dovete scaricarvi invece il seguente tar.gz da questo sito (201):
https://github.com/mcortez/flotsam/tarball/master rinominate il file scaricato (se già non lo ha in modo da terminare con .tar.gz), (202) spacchettatelo.
(203) E ricopiate nel server la cartella “mcortez-flotsam-963d99e\flotsam\Servers\XmlRpcGroupsServer” dentro la root del vostro server http (su ubuntu sotto /var/www) chiamandola ad esempio (204) “groups” accertatevi di modificare le permissions (204a) chmod o il proprietario chown in modo che il server apache sia in grado di leggere e scrivere questi file.
Create un database per gestire i gruppi e i messaggi offline:
con la tecnica suggerita dall’articolo precedente, andate in (205) http://<vostroip>/phpmyadmin, specificate la pwd di root del db mysql e su privilegi (206) create un utente opensim_group con pwd opensim_group e creategli il db corrispondente.
A questo punto dovete modificare due file:
il file sotto /var/www/groups/config.php.example (copiatelo come config.php) in modo da essere (207):
<?php $dbName = "opensim_group"; $dbHost = "localhost"; $dbPort = 3306; $dbUser = "opensim_group"; $dbPassword ="opensim_group"; // Set to 0 for no debugging, 1 for essential debugging, 2 for more information. $debugXMLRPC = 2; $debugXMLRPCFile = "xmlrpc.log"; ////////////////////////////// //// Group security ///////////////////// // A xmlrpc client must have this key to commit changes to the Groups DB // Leave blank to allow all clients to make changes. $groupWriteKey = '1234'; $groupReadKey = '1234';
Dove sostituite l’eventuale (208) database nome utente e password se per caso non avete usato questi… (209) E se volete anche le chiavi di accesso sostituendo il PIN ovvio 1234.
Poi proseguite modificando il vostro file OpenSim.ini cancellando la impostazione vecchia della stanza [Groups] e mettendo invece la seguente (210):
[Groups]
;# {Enabled} {} {Enable groups?} {true false} false
;; Enables the groups module
Enabled = true
;# {Module} {Enabled:true} {Groups module to use? (Use GroupsModule to use Flotsam/Simian)} {} Default
;; This is the current groups stub in Region.CoreModules.Avatar.Groups.
;; All the other settings below only really apply to the Flotsam/SimianGrid
;; GroupsModule.
;; This module can use a PHP XmlRpc server from the Flotsam project at
;; http://code.google.com/p/flotsam/
;; or from the SimianGrid project at http://code.google.com/p/openmetaverse
Module = GroupsModule
;# {MessagingEnabled} {Module:GroupsModule} {Is groups messaging enabled?} {true false} true
;MessagingEnabled = true
;# {MessagingModule} {MessagingEnabled:true} {Module to use for groups messaging} {GroupsMessagingModule} GroupsMessagingModule
MessagingModule = GroupsMessagingModule
;# {ServicesConnectorModule} {Module:GroupsModule} {Service connector to use for groups} {XmlRpcGroupsServicesConnector SimianGroupsServicesConnector} XmlRpcGroupsServicesConnector
;; Service connectors to the Groups Service as used in the GroupsModule. Select one depending on
;; whether you're using a Flotsam XmlRpc backend or a SimianGrid backend
ServicesConnectorModule = XmlRpcGroupsServicesConnector
;# {GroupsServerURI} {Module:GroupsModule} {Groups Server URI} {}
;; URI for the groups services
;; e.g. http://yourxmlrpcserver.com/xmlrpc.php for Flotsam XmlRpc
;; or http://mygridserver.com:82/Grid/ for SimianGrid
GroupsServerURI = "http://localhost/groups/xmlrpc.php"
;# {NoticesEnabled} {Module:GroupsModule} {Enable group notices?} {true false} true
;; Enable Group Notices
; NoticesEnabled = true
;; This makes the Groups modules very chatty on the console.
DebugEnabled = true
;; XmlRpc Security settings. These must match those set on your backend
;; groups service if the service is using these keys
XmlRpcServiceReadKey = 1234
XmlRpcServiceWriteKey = 1234
Attenzione a inserire esattamente questa configurazione: io ho perso un sacco di tempo cercando di modificare la versione di base di OpenSim.ini.
Ora potete rilanciare il vostro OpenSim.exe ed entrando inworld avrete i vostri bravi gruppi funzionanti.
Cosa c’è dopo?
Come promesso, nel prossimo articolo illustreremo come configurare l’ultimo elemento per dare professionalità alla vostra grid: il voce. Ricordate che una grid si può installare in infiniti modi, usando differenti add-on, noi abbiamo usato quelli suggeriti dal sito opensim.org, in particolare seguendo le guide in inglese a queste pagine:
http://opensimulator.org/wiki/Wifi
http://opensimulator.org/wiki/Enabling_Groups
Ma amministratori esperti possono caricare degli add-on integrati con i principali sistemi di gestione di contenuti CMS come ad esempio JOOMLA, XOOPS, MOODLE.
Non vi spiego come configurare i moduli per questi CMS, per questo ci sono amministratori esperti.
Vi aspettiamo alla prossima puntata dove installeremo FreeSwitch…
Salahzar
OpenSim Nuove istruzioni per “esperti”: come configurare una grid (0.7.1.1)…
Abbiamo pubblicato ad inizio anno alcune guide per consentire a persone anche relativamente digiune di programmazione di configurare/installare 1/4 sim ed eventualmente collegarle al mondo esterno o ad altre grid. Queste guide erano caratterizzate dall’essere abbastanza veloci e consentire la creazione di una regione in pochi minuti.
Perchè creare una grid invece di Sim Isolate?
Per coloro di voi un pochino più coraggiosi, spieghiamo ora come installare una intera Grid, cosa che può essere necessaria ed utile se volete utilizzare OpenSim in una struttura commerciale o in una scuola o istituto, o in una Università dove sia necessario configurare più di 1-4 regioni. E dove magari è necessario evitare che intrusi possano entrare, oppure ancora se voleste proprio dare vita ad una struttura di hosting di sim indipendenti (pare che sia uno sport abbastanza diffuso negli ultimi tempi, anche se a me sembra che non ne valga la pena 🙂 ).
Uno dei motivi seri per cui si costruisce una grid anzichè un insieme di sim standalone è il fatto di poter suddividere il carico su più computer distinti. Se ad esempio voleste creare una struttura con 50 sim, sarebbe un po’ un suicidio crearle e caricarle su un’unica macchina, molto meglio suddividere il carico su un gruppo di computer che cooperano in modo da avere ad esempio una macchina “Robust” che mantiene l’infrastruttura della grid (Inventory, Identity, ecc), e distribuire le sim ad esempio mettendone due per macchina. (D’altronde la stessa Linden Lab di solito ospita su una macchina fisica UNA SOLA sim, ad eccezione delle HomeStead che vengono ospitate non più di 4 per macchina fisica). Rispetto ad una architettura HG (Hypergrid) abbiamo anche il vantaggio che possiamo tenere sotto controllo l’identità di chi si registra ed usa le nostre sim, e di poter appoggiare un sito web per la gestione delle identità.
La grid di solito riesce anche a garantire quei servizi professionali che oramai sono essenziali in un mondo virtuale che voglia poter essere utilizzato seriamente, come ad esempio il servizio di gestione dei gruppi, un modulo “Money” per gestire acquisti interni, e soprattutto il modulo “Voce”.
Struttura di questi Tutorial.
Per rendere meno ostico l’argomento separeremo i vari argomenti in diversi articoli, di cui questo è il primo:
- Prima parte: la grid base (questo articolo)
- Seconda parte: installiamo interfaccia web e i gruppi/profili
- Terza parte: installiamo il voice (freeswitch)
Ingredienti di base Hardware:
Installiamo il S.O. e gli strumenti prerequisiti (MYSQL, APACHE, MONO)
sudo apt-get update sudo apt-get upgrade sudo apt-get install mono-complete sudo apt-get install mysql-server sudo apt-get install phpmyadmin
Le prime due servono per avere il repository dei programmi di apt-get allineato, la 3a installa mono che è il motore che ci serve. Le altre due installano il gestore del database e l’interfaccia web (comprensiva di php, apache).
Durante l’installazione di mysql-server vi viene chiesta la “pwd” di root del database. Ricordatevi di trascriverla da qualche parte.
Durante l’installazione di phpmyadmin vi viene chiesto di installare apache2 (mettete con la barra spaziatrice il baffo sulla prima opzione e poi tab invio per confermare), poi vi viene chiesta la pwd di root che avete dato a mysql-server e infine una nuova pwd di amministrazione di phpmyadmin (io metto admin/admin). Per le altre eventuali richieste accettate il default.
Quando avete terminato andate sul vostro server con phpmyadmin (http://<vostroip>/phpmyadmin), specificate root e pwd di root già definite. Andate su privileges e create un utente opensim accessibile localmente con pwd opensim (o altra) e specificate di creare un database con lo stesso nome dove l’utente ha tutti i privilegi.
Installazione e configurazione di Robust
A questo punto quello che vi rimane da fare è di scaricare la versione binaria di OpenSim da qui: http://opensimulator.org/wiki/Download, attualmente la 0.7.1.1, la scaricate con wget o dal browser e la scompattate.
Poi dovete andare nella cartella bin da un terminale e copiate Robust.ini.example in Robust.ini e cambiate le impostazioni del db ed eventualmente la presentazione della vostra grid.
[DatabaseService] StorageProvider = "OpenSim.Data.MySQL.dll" ConnectionString = "Data Source=localhost;Database=opensim;User ID=opensim;Password=opensim;Old Guids=true;" [GridInfoService] ; These settings are used to return information on a get_grid_info call. ; Client launcher scripts and third-party clients make use of this to ; autoconfigure the client and to provide a nice user experience. If you ; want to facilitate that, you should configure the settings here according ; to your grid or standalone setup. ; ; See http://opensimulator.org/wiki/GridInfo ; login uri: for grid this is the login server URI login = http://127.0.0.1:9000/ ; long grid name: the long name of your grid gridname = "the lost continent of hippo" ; short grid name: the short name of your grid gridnick = "hippogrid" ; login page: optional: if it exists it will be used to tell the client to use ; this as splash page ;welcome = http://127.0.0.1/welcome ; helper uri: optional: if it exists if will be used to tell the client to use ; this for all economy related things ;economy = http://127.0.0.1:9000/ ; web page of grid: optional: page providing further information about your grid ;about = http://127.0.0.1/about/ ; account creation: optional: page providing further information about obtaining ; a user account on your grid ;register = http://127.0.0.1/register ; help: optional: page providing further assistance for users of your grid ;help = http://127.0.0.1/help ; password help: optional: page providing password assistance for users of your grid ;password = http://127.0.0.1/password
A questo punto basta che lanciate “mono Robust.exe” e verifichiate che non ci siano errori…
Ricordatevi di creare un utente con “create user” e registratevi i suoi dati che serviranno quando aggiungerete la PRIMA SIM.
Lanciamo la nostra prima sim associata alla grid
Da un altro terminale andate sempre nella cartella bin e modificate il file OpenSim.ini e cambiate l’architettura:
[Architecture] ; Include-Architecture = "config-include/Standalone.ini" ; Include-Architecture = "config-include/StandaloneHypergrid.ini" Include-Architecture = "config-include/Grid.ini" ; Include-Architecture = "config-include/GridHypergrid.ini" ; Include-Architecture = "config-include/SimianGrid.ini" ; Include-Architecture = "config-include/HyperSimianGrid.ini"
Deve rimanere senza il ; solo il pezzo che indica Grid.ini.
Dopo di che andate su config-include/GridCommon.ini (ricopiatelo da GridCommon.ini.example se manca) cambiando tutti i riferimenti dove leggete :8003 in modo che si legga chiaramente l’IP di dove avete messo Robust. Attenzione che vi sono tanti di questi quindi cercate 8003 senza dimenticarvene nessuno.
[AssetService] DefaultAssetLoader = "OpenSim.Framework.AssetLoader.Filesystem.dll" AssetLoaderArgs = "assets/AssetSets.xml" ; ; change this to your grid-wide asset server ; AssetServerURI = "http://78.47.22.111:8003"
A questo punto basta che lanciate questa prima sim con “mono OpenSim.exe”. La prima volta che la lanciate vi chiede un insieme di domande a cui dovrete rispondere. Le uniche cose importanti sono:
- Il nome della regione che create
- L’IP esterno della regione che dovrà coincidere con quello dove sta la sim
- L’estate manager user che deve coincidere per la prima sim con quello fornito a robust
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