Sergej Zarf e la Piramide
Sergej è un amico con cui ho condiviso molto in SL e nei vari mondi virtuali. Mi ha proposto questo scritto su Pyramid Cafè, su cui avevo già scritto in passato (vedi anche link indicato nel suo articolo). Al di là del gruppo Pyramid è interessante ed importante sottolineare l’enorme quantità di lavoro che Sergej rende disponibile (assieme al gruppo Pyramid) per la community italiana, a partire dai corsi di streaming e di ripresa, dei servizi di aggiornamento sugli eventi in SL (cosa c’è di bello stasera in SL http://www.youtube.com/watch?v=EGC4ML3sNd4&feature=share), assieme a Fiona Saiman, e a diversi esperimenti di espressione machinima come ad esempio Time Travel sempre con Fiona Eddie Santillo (ed altri soliti noti della community Italiana). Buona parte di questa attività si svolge virtualmente in Solaris Island (sede di numerosi gruppi di lavoro variegati) in craft ed in altri mondi virtuali di cui alcuni non conosco nemmeno io come SWTOR http://www.sergejzarf.com/SWTOR.html. In appendice alcuni appunti su queste attività.
Una mia “breve” riflessione su una delle realtà presenti nella comunità italiana in Second Life: Pyramid Café
“Pyramid Café vuole essere un’associazione spontanea di persone, con identificazione no profit, gestita in maniera autonoma e su base volontaria dagli stessi componenti.” …“E’ un locale pubblico virtuale, senza fini di lucro che si propone di favorire il sentimento di appartenenza alla Comunità di Vulcano, la circolazione delle informazioni , lo scambio di opinioni, lacondivisione, la trasmissione della conoscenza.”
“Si è partiti dal presupposto che nel mondo reale, gli spazi adibiti ai distributori automatici di vivande, si trasformano spesso in eccellenti luoghi di socializzazione (pausa caffè). Inoltre si voleva che gli utenti percepissero come proprio il locale quindi si è pensato di consentire ai “clienti” di “mettere dei mattoni” nella piramide. Le decine di ambientazioni all’interno del rezzer di Pyramid Cafè sono state create da abili “costruttori” ma anche da persone alle prime armi con il building. Altri vi hanno contribuito in termini di idee, scripts e altro ancora. Di fatto Pyramid Café è una fantasmagorica commistione di stili creativi diversi …“
“Sono due piramidi, una dentro l’altra, quella esterna è di cristallo, simbolo di trasparenza ma anche del prisma che scompone la luce a rappresentare la sensibilità ed il rispetto verso le diverse opinioni delle persone; quella interna è scura, a rappresentare il salto nel buio verso il futuro, un portale per collegare i diversi mondi e anche un’antenna attraverso la quale ricevere e trasmettere emozioni. Su di uno spigolo c’è una piccola eclissi a rappresentare i timori dati dalle superstizioni e dalle credenze, timori che si possono superare solo attraverso la luce della conoscenza, simboleggiata dal sole. … Per non dilungarmi troppo, io cercavo un simbolo che indicasse un collegamento tra modernità ed antiche civiltà e che esprimesse la collaborazione di tanti individui. … questi sono i valori che ho cercato di racchiudere ed esprimere nel logo, niente a che fare con esoterismo, massoneria, illuminati ed altre cose del genere.”
“Pyramid Cafè ha rappresentato soprattutto nel suo periodo d’oro (2008-2009) un esempio unico di come le iniziative di volontariato in secondlife possano produrre degli eventi condivisi e variegati di indubbia qualità e professionalità.“
Per informazione su chi è Sergej, ecco una sua presentazione da http://www.sergejzarf.com
Salve, il mio nome è Sergej Zarf. Sono nato il 23 gennaio 2007 in Second Life; dopo un periodo di vagabondaggio senza fissa dimora ho iniziato a sostare sull’isola di Vulcano, prima con un modesta dimora (quando ancora le case abusive venivano tollerate) poi con un centro di Meditazione, il “Wu-Wei”. Nel frattempo mi sono occupato di moda, ho esplorato isole e praterie, osservando i cambiamenti costanti che questo mondo subisce inevitabilmente dalla sua nascita ed incontrando persone, dalle origini e abitudini più disparate.
Nel frattempo ho iniziato ad esplorare anche Blue Mars, Craft, World of Warcraft e SW-TOR.
Questi incontri, viaggi, esplorazioni e quanto accade in questi mondi sono l’argomento principe di questo sito.
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Dal sito “Time Travel” http://www.sergejzarf.com/TIME_TRAVEL_PRODUCTION.html invece “Time Travel, un viaggio nel vortice del Tempo”:
TIME TRAVEL è una produzione realizzata insieme a Fiona Saiman, una ricerca nello spazio e nel tempo attraverso le realizzazioni più affascinanti e significative di Second Life. Un tuffo nella fantascienza, nello spionaggio e nella fantapolitica, tra intrighi internazionali e colpi di scena. In programma su PCTV nell’inverno 2011-2012.
Il tema che lega tutte le puntate è la ricerca, una ricerca effettuata dai due protagonisti per riportare alla luce importanti indizi sul passato dell’umanità, emersi a seguito di un’eccezionale scoperta archeologica effettuata da un ente extra-governativo “non ufficiale” (per cui lavorano i due protagonisti).
Il periodo di ambientazione è odierno. Sono passati oltre 12.000 anni dalle ultime grandi glaciazioni; le potenze mondiali sono impegnate nel reperire nuove risorse energetiche, grosse crisi umanitarie quali siccità, carestie, terremoti, guerre, inondazioni ed eventi climatici eccezionali flagellano il nostro pianeta. Tutto questo accade sotto la quasi totale noncuranza di quel terzo di popolazione mondiale che vive ancora immerso nel sogno del benessere generato dallo sviluppo economico del secolo scorso.
In questi nostri giorni c’è chi lavora, a volte all’oscuro dei grandi imperi economici e delle potenze nazionali o transnazionali, per cercare una o più soluzioni per preservare un futuro alla razza umana. In una di queste organizzazioni (ve ne sono diverse, alcune anche in lotta tra loro) lavorano i nostri due protagonisti in qualità di agenti operativi sotto copertura. Ufficialmente sono dei ricercatori e studiosi di antichità presso un’importante Università; questo permette loro di muoversi con disinvoltura tra scavi, biblioteche, magazzini, palazzi governativi e quant’altro si rende necessario, con il supporto di tutta la tecnologia messa a disposizione dalla propria agenzia.
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La produzione si avvale della collaborazione artistica di Eddie Santillo (EddieGuitarDagger Sheryffe in Second Life) che ha ideato e realizzato il tema musicale che accompagnerà la serie.
Il tempo sta per scadere…
solo la conoscenza può salvarci…
c’è chi è disposto a tutto per ottenerla
e per salvaguardare il futuro…
… e c’è chi cerca di impedirlo…
… è già accaduto
… e sta per accadere di nuovo…
E se ripartissimo da qui?
Si è conclusa ieri, 25 novembre, la cinque giorni dedicata alla manifestazione “2Lei in Second Life”, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Innumerevoli gli eventi che si sono alternati in questi cinque giorni (http://secondlife2lei.blogspot.com/2011/11/2lei-2011-calendario-eventi-dal-21-al.html), e, per ognuno di essi, uno sforzo organizzativo e un lavoro complesso di preparazione è stato messo in atto. Ne sono stato testimone diretto, poiché nella serata finale ho effettuato lo stream sul mio canale livestream (http://www.livestream.com/aquiladellanotte), sebbene come “riserva” di Magicflute Oh che trasmetteva sul canale di PyramidCafeTV (http://www.livestream.com/pyramidcafetv). Ebbene, per ognuna di queste serate tutto un team di addetti ai lavori è stato in grado di lavorare insieme, divertendosi e investendo il proprio tempo, senza protagonismi e senza le solite polemiche o rivalità: artisti, cantanti, owners di land, tecnici, grafici, PR ed organizzatori vari, tutti insieme in uno sforzo comune.
E’ stata una gran bella esperienza, e non solo per il risultato ottenuto nello svolgimento delle serate, ma soprattutto per quello che questa esperienza ha insegnato a tutti coloro che hanno partecipato all’organizzazione. Si è dimostrato che le mille individualità, messe insieme, possono davvero produrre un risultato di ottimo livello professionale. Intendiamoci, ci sono fior di professionisti che frequentano Second Life, ma ognuno di essi è sempre stato portatore, a parte poche esperienze comunitarie (prima tra queste Vulcano), del proprio verbo e della propria individualità. Molte iniziative sono fallite in passato, nel tentativo di creare gruppi o strutture di coordinamento, ma, già da qualche mese, le esperienze di teamwork stanno crescendo nella Second Life Italiana.
Ed è questa la novità. Forse la lontananza dai riflettori e la voglia di tornare a crescere hanno compattato questa comunità, forse la conoscenza reciproca, consolidata in diverse occasioni negli ultimi tempi, e forse anche la maturità, raggiunta da questi gruppi, ha prodotto un risultato veramente incoraggiante per il futuro.
Contemporaneamente, esperienze esterne a Second Life, basate sulle sim che crescono su Craft o su OSGrid, si stanno consolidando, creando alcuni capisaldi nel nuovo mondo, che lentamente ma inesorabilmente, accoglieranno flottiglie di viaggiatori e di emigranti.
E’ il momento per tornare su un concetto che, personalmente, ho sempre ribadito: Second Life è stato un prototipo, una esperienza iniziale che ha consentito la sperimentazione di quelle attività e di quelle progettualità realizzatesi in questo Mondo Virtuale.
Lasciamo quindi perdere il rimpianto per le incapacità manageriali o di marketing della povera Linden Lab, messa in passato di fronte a responsabilità e ad aspettative che andavano molto al di là delle potenzialità effettive di questa piccola azienda di 150 persone. Lasciamo anche perdere il rimpianto per la luce dei riflettori, alimentato in passato dall’interesse dei grandi media. Oggi l’informazione corre sulla rete. I media classici sono ormai un complemento in rapida evoluzione, rispetto al mare magnum dell’informazione sul web, e di questo tipo di informazione in rete, molti di noi hanno grande competenza ed esperienza .
E’ un bel futuro quello che si prepara, ci sono ormai tutti gli elementi per un salto evolutivo nella nostra capacità di sfruttare i Mondi Virtuali. Non perderemo questa opportunità …
Un esempio fortunato di “costruzione di comunità”: Gay Archipelago cosa potrebbe insegnare all’arcipelago Italiano? Un intervista al creatore
Sappiamo che la comunità SL italiana è purtroppo litigiosa, legata a baronati e interessi particolari e provinciali e profondamente disorganizzata. Forse è per questo che non è riuscita finora ad agglomerarsi in una entità organica ed arricchente, ma rimane ancora fissata su “città stato” molto similmente a quanto avveniva nel tardo medioevo italiano prima e durante il Rinascimento.
I limiti e i problemi di questa comunità (italiana) si sono manifestati purtroppo con la solita dolorosa enfasi dopo l’articolo di Vogue di maggio, che ha spinto Aquila a scrivere questo articolo https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/28/la-second-life-italiana/, articolo nel quale non mi riconosco e la cui analisi ritengo approssimativa e altezzosa come se fosse possibile capire esattamente cosa accade in quanto persona “esterna” ed obiettiva quando in realtà siamo tutti realmente immersi e come succede sempre agli storici contemporanei che non riescono praticamente mai ad analizzare la propria storia in cui sono immersi, è sempre pericoloso atteggiarsi a giudici degli eventi di cui siamo parte in causa.
In particolare mi pare eccessiva ad esempio la seguente frase
“Molte persone che hanno accumulato esperienze e capacità professionali, fanno fatica ad “elaborare il lutto”, non riescono a riposizionarsi, vivono sul passato. L’idea del progetto di raccolta documentale, per quanto meritoria, è un esempio lampante di gente che cammina con la testa voltata all’indietro.”
Ora io credo che sia proprio questa voglia di giudicare cosa sia giusto e cosa sia sbagliato l’errore fondamentale e la vera testa voltata all’indietro. Classificare le persone in persone di serie A che hanno capito tutto e tutto il resto come volgo informe di persone che ahiloro sbagliano sia IL problema. Apriamoci a nuovi modi di vederci e di apprezzarci e soprattutto di apprezzare il lavoro di tutti senza ergerci a giudici sulla “professionalità”, sulla “serietà” e sul “valore” di chi lavora in SecondLife (ma anche in OpenSim o perfino nella abietta Vita Reale). Sospendiamo il giudizio quindi e costruiamo un vero arcipelago di esperienze senza capi e con comunità leggere come da me prospettato ad esempio in questo articolo di qualche mese fa: https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/05/15/modelli-alternativi-e-leggeri-di-costruzione-di-comunita-virtuali/.
Non è mia intenzione di dare ricette, perchè nessuno è in grado di darne. Quello che succederà dipenderà dall’interazione fra le varie persone e solo la psicostoria di Hari Seldon (http://it.wikipedia.org/wiki/Psicostoria) potrebbe forse consentire di prevedere il futuro, però potrebbe essere interessante l’osservare come una comunità di persone così differenti e di vari continenti e sensibilità come è quella GLBT (http://it.wikipedia.org/wiki/GLBT) sia riuscita a costruire un impianto di SIM omogenee, spesso di alto livello qualitativo (come ad esempio la sim Le Dome, propagandata dalla Linden ufficialmente: http://secondlife.com/destination/le-dome), e soprattutto con un riconoscimento diretto da parte della Linden che segue l’arcipelago “Gay” http://wiki.secondlife.com/wiki/Gay_Archipelago).
Questa community che ha sviluppato notevoli propaggini anche nel web tradizionale e su opensim (http://www.gay-worldsnews.com/, http://gay-archipelago.com/, http://www.gaysanfrancisco.us.com/index.php?page=login) ha subito nel tempo svariate problematiche devastanti http://gay-archipelago.com/2010/06/30/few-words-about-the-ga-history/ è tuttavia una community viva e ricca. Cercando di indagare sul funzionamento di questa comunità sono riuscito ad entrare in contatto con uno dei capostipiti “storici” Fabrice Snook che è stato così gentile da rispondere ad alcune domande che mi hanno convinto sempre più che (sarò prevenuto) per costruire una community con un futuro occorre essere aperti, leggeri e soprattutto non giudicanti. Ecco nel seguito le risposte fornite:
a) Quale era il tuo progetto iniziale quando sei entrato in SL. Le tue intenzioni sono cambiate dopo che hai vissuto in questo mondo virtuale?
Dapprincipio ero molto concentrato sulla politica “reale”. Nel 2007 i candidati per le elezioni presidenziali francesi avevano uno staff che lavorava in secondlife. Sono andato per vedere, incontrare e per scambiare idee.
Casualmente, notai che le loro bandiere erano fatte male, e così per puro divertimento, ho cercato di farne di migliori. Dopo di che ho esplorato un modo per lanciare un business in SL. Il mio primo negozio fu chiamato “Fabbrica di bandiere”. A distanza di quattro anni, credo che questo negozio sia ancora il migliore per trovare bandiere in Second Life.
A quel punto, ho aperto un negozio per fabbriche arcobaleno in un posto gay, e ho cominciato in quel modo ad essere coinvolto nella comunità. Ma il mio principale interesse è sempre stato quello di creare, vendere e fare affari in SL. Ho 3 “imprese” in questo momento: Flag factory, Crazy Garden e Kikoo Design. E in più possiedo 3 sim e affitto 2 homestead.
b) Da quello che ho capito tu (e molti altri) avete molte sim e siete orgogliosi di averle. Visto che le tasse della Linden sono abbastanza alte. Come riuscite a gestirle senza perdere soldi. Avete dei redditi, o la Linden vi paga o vi offre degli sconti in modo che le perdite siano minime, o tutto questo è soltanto questione di passione e/o un hobby?
Le tasse sono incredibilmente alte, questo è vero. Oggi fortunatamente il mio commercio riesce a coprire le spese di tutte le mie 5 sim. La sfida maggiore è stata di aumentare il mio giro di affari in modo da ridurre al minimo le spese.
Però devo dire che ho comunque speso più di quello che abbia guadagnato in SL 😉 ho comprato complessivamente 12 sim, e le ho date ad amici con l’obiettivo di costruire dei posti unici in SL.
c) Come può questo progetto così grande come il Gay Archipelago continuare a vivere dopo tutti questi anni. Come riuscite a tenere assieme persone che sono evidentemente così differenti? Il solo fatto di essere gay non è un legame così forte da aiutare a mantenere una comunità compatta.
Il concetto dell’Arcipelago è geografico, invece che una rete. In effetti è molto difficile da costruire: portare sim / estate nella stessa area “geografica” richiede un tempo incredibile di tempo, pazienza e dedizione. Se e quando, alla fine gli owner hanno accettato di traslocare è perchè hanno visto un vantaggio. Negli ultimi 4 anni, solo un piccolo numero di sim hanno lasciato l’arcipelago e comunque l’hanno fatto in modo gentile, dicendo che loro volevano essere distinti dalla comunità. Abbiamo anche avuto dei proprietari di sim che se ne sono andati e poi sono ritornati 😉 La nostra situazione geografica consente delle opportunità incredibili, come la possibilità di avere eventi comuni, portali di benvenuto per i newbie, etc.
Le persone e le loro motivazioni sono effettivamente molto differenti nell’arcipelago, è vero. Però, ancora una volta, il fatto di essere vicini ha aiutato a aprire delle efficaci porte comunicative.
d) Forse l’arcipelago funziona così bene perchè non è una comunità FORTEMENTE connessa con statuti e regole fisse, ma è invece una federazione leggera dove ogni partecipante si sente a suo agio senza pressioni e forzature?
Ecco, questo è vero 😉 Ogni volta che qualcuno ha cercato di trasformare la gestione dell’arcipelago in una cosa “politica” con elezioni, statuti, etc… Bene, non ha mai funzionato. I proprietari di sim non voglio nessuna autorità fra loro e la Linden, vogliono in primo luogo aiuto e supporto, in modo facile ed amichevole. Questo è quello che gli “vendiamo” per convincerli ad unirsi all’arcipelago – se non fosse così attireremmo soltanto i proprietari più deboli pronti a sottomettersi ad una autorità intermedia quando invece noi vogliamo condividere l’area con le sim più forti e più famose. Abbiamo delle regole molto semplici per l’uso dei gruppi, e sulla tipologia di eventi. A questo proposito, il più grande errore che ho fatto è stato quello di chiamare “Il consiglio” il gruppo di facilitatori che dovevano aiutare il gruppo, questo “pervertì” un paio di persone che pensavano ed agivano come se fossero in una istituzione politica. Abbiamo visto un altro gruppo di più di 40 sim crollare proprio a causa di problemi di questo genere. La politica virtuale in SecondLife può trasformare le persone facendole diventare veramente violente e isteriche, perfino più della vita reale. Per fortuna adesso funziona tutto bene. Ovviamente c’è sempre qualcosa da migliorare. Tutti sono benvenuti se vogliono portare aiuti concreti e dedizione all’arcipelago.
e) Puoi dettagliare meglio come sono i rapporti fra l’arcipelago e la Linden? Hanno mai avuto dei problemi a trattare con una comunità omosessuale / gay così grande? Forse hanno cercato di segregarvi in un ghetto per evitare i contatti con i minori e le “famiglie”?
La Linden non si preoccupa minimamente delle “organizzazioni di rappresentanza”. Sono molto gentili e cercano di aiutare. La loro prima preoccupazione sono i loro clienti che sono proprietari di sim. Eppure nonostante la loro neutralità devo dire che hanno molto aiutato l’arcipelago, almeno 4 volte nel 2007,8,9,2010 ci hanno aiutato a costruire la nostra area geografica con quello che abbiamo chiamato “treno mobile”. Quest’anno non ci hanno aiutato, ed in effetti oggi è un problema: avremmo bisogno di spostarci perchè sta diventando sempre più difficile vedere i confini dell’arcipelago, circondato com’è da sim non LGBT. E’ un problema che è all’attenzione del gruppo corrente di facilitatori.
Come si vede esistono delle modalità di gestione delle community che sono leggere, non giudicanti e che comunque consentono di ottenere ottimi risultati in termini di traffico, visibilità, gestione comunitaria e anche di guadagno per chi ha voluto investire. La separazione e il provincialismo (ma anche lo snobismo) in genere non pagano.
Salahzar Stenvaag
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