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“Haute Couture”, virtual tailoring with Blender, state of the Art, April 2013

There are many websites teaching you how to rig with blender. This is one of them: http://cg.tutsplus.com/tutorials/blender/building-a-basic-low-poly-character-rig-in-blender/

Recently during my Blender classes, some gifted students asked me to explain again rigging techniques for SecondLife. I already have spoken about this in some other posts (in Italian) on this magazine. I made available some Youtube playlists on this topic:

What is interesting is that rigging techniques are constantly changing among various versions of Blender and the SL viewers, this is why they must be refreshed every 2-3 months.

In my first rigging class in September 2011, I listed as essential steps to be able to rig the following:

  1. Get Blender  2.59 2.66a
  2. Get Avatar Workbench from machinimatrix website http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/ (download proper version 2.65)
  3. Get script to copy weights
  4. Get script to properly export to Collada format (this version was corrected by Gaia for versions 2.60 and up)

Typical workflow consists(consisted) in following phases:

  • Build the piece of cloth around the upper/lower body mesh, using the shrink wrap modifier
  • Parent the cloth to the armature with automatic weights or empty weights.
  • Copy weigths with the new tool in Blender 2.66a Copy weights from base avatar using slow python script provided by Gaia, operation that could take more than 10 minutes to accomplish, or use the extra plugin Mesh Transfer.
  • Adapht weights with armature posing and using  WeightPainting
  • Export the cloth to SL via collad (with proper plugin)

As you can notice, the essential workflow is basically unchanged, but single operations have been greatly simplified: it is not more needed to go shopping external scripts. Now basic functions are integrated in Blender off the shelf.

For instance, Weight Copying can be obtained simply selecting source weighted avatar and then shift-selecting your clothe. Now you can see Weight Paint option on the proper tool shelf on the right. (I thank  http://blog.nalates.net/2013/04/01/weight-copy-blender-2-66a/ who made me discover this hidden jewel in Blender 2.66 user interface !)

New weight transfer option in Blender 2.66

Following video (with English subtitles) shows these news in a usable understandable way for dummies. The only thing you need is  Avatar Workbench you can download from here: http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/.

If you need to download your own body mesh from SecondLife or OpenSim the simplest way is to use Phoenix 1185 as shown in this short video

Hoping this can help somebody out there.

Salahzar

Sartoria virtuale ad aprile 2013, novità e semplificazioni…

Nel corso di Blender che tengo ogni Giovedì alle 21.30 circa a Solaris Island, alcuni studenti affezionati ed in gamba mi hanno chiesto di spiegare nuovamente le tecniche di rigging per SecondLife. Di questi argomenti ho già trattato in altri articoli qui in questa rivista (ad esempio

Sono anche disponibili su Youtube alcuni mie playlist sull’argomento:

Quello che è impressionante è che le tecniche di rigging variano in maniera sensibile fra una versione e l’altra di Blender e delle versioni dei viewer di SecondLife, per cui devono essere rivisitate ogni 2-3 mesi.

Nel primo corso di rigging che avevo pubblicato a Settembre 2011, avevo elencato come passi per poter riggare i seguenti:

  1. Procurarsi Blender 2.59 2.66a
  2. Procurarsi Avatar Workbench dal sito machinimatrix http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/ (scaricate la versione 2.65)
  3. Procurarsi lo script per la copia dei pesi
  4. Procurarsi lo script per l’export del file in formato collada (versione corretta da Gaia per le versione 2.60—>)

Il workflow tipico consisteva nelle seguenti fasi:

  • Costruire l’abito attorno all’upper/lower body (mesh utilizzando eventualmente il modificatore shrink wrap)
  • Imparentare l’abito con lo scheletro con pesi nulli oppure automatici
  • Copiare i pesi con l’apposito nuovo strumento in Blender 2.66a Copiare i pesi dall’avatar base verso il nuovo abito con lo script python di Gaia (operazione che poteva impiegare anche 10 minuti) oppure copiare i pesi con lo script Mesh Transfer
  • Adattare i pesi con la modalità Pose dell’armatura e poi utilizzando il WeightPainting
  • Export del solo abito su SL

Come vedete l’essenza del workflow è sostanzialmente identica, ma le operazioni sono state sensibilmente semplificate: non è più necessario procurarsi degli script esterni perchè ora le funzioni base sono state integrate in Blender.

La copia dei pesi ad esempio la si ottiene molto semplicemente selezionando l’avatar sorgente e poi facendo shift-select dell’abito. Andando a questo punto in Weight Paint appare sulla sinistra una serie di tasti legati al Weight Painting fra cui la meravigliosa opzione di ricopiatura dei pesi. (Un ringraziamento di cuore a http://blog.nalates.net/2013/04/01/weight-copy-blender-2-66a/ che mi ha fatto scoprire questo gioiello nascosto nell’interfaccia di Blender 2.66 !)

La nuova opzione di trasferimento dei pesi con Blender 2.66

Il video che segue esprime queste novità in modo usabile e spero comprensibile per tutti. L’unica cosa che dovete scaricare è Avatar Workbench che trovate qui: http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/.

Ricordate che per esportare la vostra mesh, il metodo più semplice è scaricarvi Phoenix 1185 come descritto da questo breve video

Per abilitarvi all’import delle mesh potete seguire questo video

La “moda” virtuale dura solo una stagione…

Uno dei primi tentativi di Gaia Clary all’inizio del 2010 per fare abiti mesh… un pezzo di storia.. 🙂

Le tecniche di modellazione delle shape (forma del corpo) e degli abiti in SL necessita di rinnovamento ogni 6 mesi. Il cambio di versione dei viewer di SL o di Blender (che aumenta di versione ogni 3 mesi circa) rende le tecniche che funzionavano quest’estate o quest’autunno già obsolete.

Avevo ad esempio scritto un articolo sul rigging l’anno scorso https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/03/alta-sartoria-virtuale-in-secondlife/ quando c’era ancora Blender 2.59 e gli “arnesi” utilizzati (fix per export collada, script per la copia dei pesi delle ossa, e l’avatar workbench indicato) pur funzionando esattamente con quelle versioni di Blender danno risultati meno che entusiasmanti – non si riesce – con le ultime versioni.

Riepilogo alcune basi dei rigging con video e strumenti allineati.

Il setup di Base

(consigliato avatar workbench per Blender 2.62/63/63a che funziona anche su Blender 2.64 e 2.65).

Dovete procurarvi un modello già riggato degli avatar di SL. Questo modello deve contenere almeno 3 elementi:

  • la mesh dell’avatar (normalissimo insieme di vertici e di facce che descrivono la “shape” di partenza già suddiviso con dei gruppi di vertici per ogni “osso” sottostante.
  • Lo scheletro dell’avatar (armatura) che contiene l’insieme delle ossa che compongono le possibilità di movimento di ogni pezzo della mesh precedente
  • La “coloratura” di ogni gruppo di vertici (weighted painting for vertex group) che indica quanto la mesh deve reagire al movimento dell’osso sottostante.

Come spiega molto bene Nalates in questo post http://blog.nalates.net/2012/05/20/second-life-mesh-clothes-blender-2-6-setup-2012-tutorial/2/ per chi vuole ottenere questo setup facilmente la soluzione migliore è quella di scaricare l’ultima versione di avatar workbench di Gaia Clary e Domino Marama che potete ottenere da qui: http://blog.machinimatrix.org/avatar-workbench/ che funziona a partire da Blender 2.49 (controllate la versione).

Gaia ha anche fatto un posto molto interessante in inglese dove spiega la struttura dell’armatura per SL: http://blog.machinimatrix.org/avastar/the-second-life-skeleton/ molto tecnica con un sacco di informazioni desunte dalla pratica, ma forse confusionaria per un newbie del rigging 🙂

A questo punto per vedere se siete in grado di esportare una mesh riggata su SL fate la seguente prova:

  • selezionate le tre parti dell’avatar (testa, upper, lower: solo le mesh, nient’altro) in Object Mode con shift tasto destro e unitele insieme con ctrl-J in modo da ottenere un avatar completo non spezzato. Esportate con l’opzione collada specifica per le rigged mesh (Blender ora SA quali opzioni sono le migliori per SL), quando importate su SL ricordatevi di spuntare nella 3a linguetta le 2 opzioni per importare il rigging e per per i joint.

Ecco il video:

La copia dei pesi IN una mesh arbitraria

Da quello che avete capito se voi avete una mesh arbitraria (di shape o di abito), come si fa a renderla compatibile con l’import di secondlife? Avrete capito che il trucco sta nel sovrapporre la vostra shape a quella offerta dall’avatar workbench e poi di ricopiarci i vertex groups  con i relativi pesi opportunamente pennellati.

La cosa più semplice è appunto partire dall’avatar workbench che ha già i vertex groups a posto e ricopiarglieli.

Finora io suggerivo di usare un tool di copia dei pesi dei vertici fornito sempre da machinimatrix, ma dato che questo tool non funziona più con Blender 2.63 e superiori sono riuscito a rintracciare un altro tool che sembra molto promettente che si chiama mesh transfer: lo trovate qui http://graphics-engineer.com/shared_files/lichtwerk_MeshTransfer.0.2.zip

MeshTransfer per trasferire i pesi anche se le mesh hanno topologia differente (!)

Questo tool fornisce una serie di opzioni per ricopiare i vertex group e i loro pesi.

Ricapitolando il workflow è il seguente:

  • Caricate avatar workbench su blender 2.65
  • Caricate la vostra mesh (importandola anche da un dae) non è importante che la vostra mesh ricopra TUTTA la shape, nel caso di una maglia ad esempio ricopre solo una porzione, l’importante è che per
  • Sovrapponete il più possibile la vostra mesh con lo schema di base eventualmente con delle resize
  • Imparentate la vostra mesh con l’armatura. PS. L’imparentamento consente di ricopiare TUTTE le ossa e quindi è consigliabile.
  • Usate mesh transfer per ricopiare i pesi di tutti i vertex group (trovate il tutto sotto il menu Object Properties quello con il triangolino rovesciato che usate per fare le UVMap)
  • Esportate in collada SOLO la mesh con vertex groups e pesi.

Il video relativo a questo workflow:

E se volete partire da una mesh differente da quella offerta da avatar workbench?

Questo ad esempio potrebbe essere utile per “cucirvi addosso” alla vostra mesh naturale degli abiti che vi cadano in modo perfetto. In questo caso dovete ottenere questa mesh. E’ abbastanza facile da ottenere in formato .obj (wavefront) usando Phoenix 1.5.2 che trovate in fondo alla pagina qui http://wiki.phoenixviewer.com/doku.php?id=downloads

La procedura per phoenix è essenzialmente quella descritta da Gaia qui: http://blog.machinimatrix.org/3d-creation/blender-meshes-trail/rigg-your-avatar/.

Grazie alle informazioni sempre tratte da Nalates qui http://blog.nalates.net/2012/05/20/second-life-mesh-clothes-blender-2-6-setup-2012-tutorial/4/

Un altro sistema è quello di utilizzare makehuman http://www.makehuman.org/

Modelli fatti con makehuman

Ma deve essere sempre così  difficile?

Se siete disposti a pagare circa 6000 L$ esiste avastar il prodotto di Gaia che rende molte di queste cose molto più semplici.

Anche se c’è comunque uno scalino di apprendimento che non è indifferente. E’ da molto che pensavo di scrivere un articolo al riguardo perchè chi volesse veramente fare sartoria professionale ritengo che debba comprarlo.

Per chi volesse comprarlo ecco il link: http://blog.machinimatrix.org/avastar/what-is-avastar/,

Spero di avervi dato in un articolo relativamente semplice un po’ di stimoli per poter fare il vostro rigging anche con prodotti completamente gratuiti e con le ultimissime versioni di Blender.

NB: Non ho illustrato in questo articolo le tecniche di UVMap delle shape, ma dato che ho visto che molti continuano ad inciampare sul rigging elementare insisto nel fornire questi tutorial.

Salahzar

Rigging per Dummies.. Reiniziano le lezioni a Penguin Tribu (Ama Gi)

I misteri del rigging sono sempre duri per chi si approccia a questo programma opensource.  Ci sono tonnellate di tutorial (in Inglese) ma spesso non è facile districarsi fra le varie versioni di Blender (molti sono ancora fatti per la versione vecchia 2.4), mentre ora siamo già alla 2.63.

Già da tempo ho tenuto svariati corsi di blender di cui potete trovare varie indicazioni sul canale YouTube http://www.youtube.com/user/salahzarstenvaag e sul sito di ali: http://alicorsi.wordpress.com/category/blender/

Giovedì 3 Maggio ore 22.00 a Penguin Tribe comincerà un nuovo ciclo di lezioni che vi aiuterà a capire come funziona la magia della creazione di avatar e animazioni in SecondLife e in OpenSim.

Si illustreranno in particolare le basi del rigging grazie anche ai seguenti video bilingui:

Per chi non sapesse nulla di Blender ecco alcuni video propedeutici (corso di 4 lezioni tenuti a Ottobre sempre ad Ama Gi)

http://www.youtube.com/playlist?list=PLC7C1C56147D64450

 

Avastar: è nata una nuova “stella” per fare gli avatar

26 dicembre 2011 2 commenti

Ho recentemente riprovato le istruzioni da me date a Settembre (https://virtualworldsmagazine.wordpress.com/2011/09/03/alta-sartoria-virtuale-in-secondlife/comment-page-1/#comment-2623) per confezionare degli abiti Mesh correttamente “riggati” in modo che seguano le animazioni dell’avatar e con mia sorpresa (e come segnalato da alcuni di voi) non funzionano più con Blender 2.61 e le nuove versioni viewer server SL.

Occorre trovare degli altri sistemi magari più facili e che funzionino!.

La soluzione “avastar”

E’ disponibile da un paio di giorni una nuova soluzione a pagamento per fare il rigging di mesh, per fare animazioni bvh ed altro (usando Blender 2.59++) dal sito machinimatrix.

Se siete seri nelle vostre intenzioni di rigging probabilmente apprezzerete il fatto che ci sia un prodotto che risolva i problemi e con una assistenza e una qualità nel tutoring come ci ha abituato machinimatrix negli ultimi anni.

Il prodotto, (fatto da Magus Freston Domino marama e Gaia Clary) ancora in beta è venduto da Gaia Clary sul sito http://machinimatrix.org al costo di 22$ con paypal sul sito oppure 6000/7000 L$ inworld presso l’isola Jass http://maps.secondlife.com/secondlife/Jass/143/198/25.

Trovate maggiori informazioni qui: http://blog.machinimatrix.org/2011/12/24/8789/

Cosa è possibile fare

Riassumendo fra le possibilità dichiarate ci sono le seguenti:

  • IK/FK Rig (potete impostare l’animazione usando dei frame di animazione, inoltre potete modificare le espressioni facciali con dei cursori)
  • Shape Import (via viewer export) per modificare la vostra vera shape di SL!
  • Mocap Import (http://it.wikipedia.org/wiki/Motion_capture)
  • .bvh and .anim export (formato standard di secondlife)
  • SL Shape Sliders support (per modificare la shape esattamente come in SL)
  • Clothing creation (fUses the SL Standard UV Map)
  • Hand Morphs

Il prodotto è in fase di completamento e quindi molte funzionalità saranno arricchite nelle prossime settimane. Io va da sè l’ho già comprato e non appena riuscirò a farci qualcosa vi pubblicherò qui i miei risultati. Sicuramente il prodotto già in questa forma pare molto più sofisticato di quello venduto ad esempio da http://wiz-bg.blogspot.com/ che comunque non gestiva l’animazione e quando l’ho comprato non ho trovato una grande assistenza per le problematiche relative a SecondLife.

Attenzione

Per l’uso di questo pacchetto occorre che siate utenti che conoscano *bene* le basi di Blender e anche i principi di animazione, altrimenti rischiate di non farvene molto. Per vostra fortuna da gennaio ricominceranno i corsi.

Cercherò anche di capire come fare dei rigging senza usare prodotti a pagamento, ma datemi un po’ di tempo 😉

salahzar

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SecondLife e gli abiti mesh: cosa manca per indossarle: finanziamo un progetto di Qarl ex-linden su IndieGoGo

9 ottobre 2011 1 commento

Le mesh sono arrivate, ma a quanto pare non è facile “vestirle”. Come purtroppo sanno i venditori di abiti (e i loro acquirenti), i vestiti mesh, oltre a necessitare di un viewer apposito (vedi i miei articoli sulle meshhttps://virtualworldsmagazine.wordpress.com/tag/mesh/), hanno svariati problemi di vestibilità. Il principale problema è che i vestiti entrano in conflitto con la vostra shape per cui se non vi rendete invisibili, frammenti e porzioni delle vostre terga, dei polpacci o del seno (per le donne) possono sforare ed essere visibili con vostra profonda vergogna

Per ovviare a questi problemi i venditori sono obbligati a fare molte misure degli abiti (un po’ come succede in RL), creando le Taglie, e visto che comunque non si adatterebbero comunque, vi chiedono di indossare degli “alpha” layer che nascondono la vostra shape. Questo ha come controindicazione che viene a perdersi quel sentimento di originalità che ci eravamo faticosamente costruiti potendo modificare a piacimento le nostre fattezze.

In pratica per il popolo “vanitoso” di SL, comprare i nuovi vestiti significa rinunciare alla propria identità, mentre per i venditori significare moltiplicare per N la quantità di abiti che devono mettere in vendita producendo un ingolfamento dei magazzini virtuali e del MarketPlace. Per leggere articoli dove viene spiegato bene come indossare gli abiti Meshed in SL: http://searchenginewatch.com/article/2111822/Mesh-the-Tyranny-of-Size-How-Mesh-Might-Change-Second-Life-Culture, oppure qui: http://rowanderryth.wordpress.com/2011/08/30/do-you-mesh/.

I venditori e i consumatori si sono organizzati e hanno cominciato a richiedere alla Linden una correzione di rotta inserita in questo JIRA: https://jira.secondlife.com/browse/SH-2374, a cui se siete interessati, vi prego di votare e di mettere il “watch”. Purtroppo la Linden ha deciso qualche giorno fa di sospendere a tempo indeterminato anche la decisione di se e quando risolvere questo problema perchè (forse giustamente) prima vorrebbe risolvere tutti gli altri problemi associati alle mesh.

La richiesta verteva nel chiedere di avere degli abiti che si adattassero parametricamente  esattamente alla propria shape evitando imbarazzanti fuoruscite. Tecnica non solo possibile, ma realizzata da concorrenti come BlueMars. Nel JIRA si legge infatti:

Questo problema è identico ai problemi che erano stati incontrati nelle prime versioni di BlueMars, e furono risolti efficacemente con l’introduzione di un sistema di deformatori sovrapposti. L’introduzione di quel sistema ha eliminato i problemi di dimensione/taglia ed ha persino eliminato il bisogno del “rigging”, aprendo pertanto la piattaforma  a una vasta varietà di oggetti che potevano essere utilizzati senza limitazioni di taglia e delle shape degli avatar

Data l’esitazione di Linden Lab di risolvere il problema (nonostanche che nelle ultime office hours abbiano detto che stanno prendendo seriamente in carico il problema, ma senza offrire nessun elemento concreto), la community si sta rivolgendo verso un ex-impiegato Linden che ha promesso di poter fare un viewer in grado di offrire questa deformazione parametrica (viewer che sarebbe a quel punto integrato dai maggiori viewer alternativi come Firestorm), oppure anche regalare questo software alla Linden.

Per trovare un’analisi di questo problema vedete anche qui: http://slashestoashes.wordpress.com/2011/10/08/can-we-mesh-better-in-second-life/

Il progetto di finanziamento lo trovate qui: http://www.indiegogo.com/Mesh-Clothing-Parametric-Deformer-Project. Io personalmente ho già collaborato con vari versamenti (piccoli ma apprezzati). Il goal di questo progetto è di raggiungere i 5400 $ e attualmente sono già circa al 60% e rimangono ancora circa 2 mesi. Prima vengono raccolti i fondi e prima questa funzionalità potrà essere implementata.

PS: Per chi non lo sapesse Qarl è stato un grande programmatore Linden che ha lavorato al film Matrix e ha collaborato ampiamente per il progetto Mesh in SL ma era stato licenziato un anno fa: http://nwn.blogs.com/nwn/2010/08/requiem-for-qarl-linden.html. Dopo la sua uscita aveva fornito un fondamentale tool di allineamento prim ora disponibile in quasi tutti i viewer alternativi: http://www.qarl.com/qLab/?p=66

Visto che SecondLife non riesce a fare da sola, occorre darle un aiutino 🙂

Salahzar Stenvaag

“L’Alieno che suona Paganini” (ovvero: sta arrivando il vero 3D su SecondLife) e altre novità tecnologiche

26 giugno 2010 3 commenti

Il simbolo della tecnologia che verrà (almeno su SecondLife) pare racchiuso in alcuni video dimostrativi che sono stati resi pubblici nelle ultime settimane di cui quello più emblematico, anche nella sua “tristezza” è il seguente violinista alieno.

Sappiamo che la Linden sta passando un periodo gestionale e finanziario abbastanza turbolento (vedi i recenti licenziamenti del 30% dei dipendenti l’allontanamento del “capo” M Linden e l’abbassamento di valore del Linden $), ma tuttavia siate confidenti che le meraviglie tecnologiche che ci erano state promesse sono quasi al dunque: ad inizio giugno era stato infatti tentato l’adeguamento della grid con la versione 1.40 del server che avrebbe dovuto portare fra le altre cose la nuova fisica di Havok7, illustrata brillantemente dal video famoso in tutto il mondo fatto dal nostro OpenSource Obscure:

La novità di Havok7  starebbe in un aumento sensibile delle prestazioni che spianerebbe la strada alle versioni future di Havok, con una più naturale e realistica resa delle collisioni e dei movimenti in SecondLife, cosa che faciliterebbe la realizzazione di situazioni immersive più convincenti fra cui manifestazioni “sportive” (calcio ad esempio), simulazioni educative di fisica, insomma un bel passo in avanti (in teoria)  rispetto alla fisica attuale che pur essendo già interessante lagga molto la sim e non è molto realistica. Chi volesse testare Havok7 può collegarsi sulla grid di prova di SecondLife chiamata Aditi e tentare delle simulazioni come quelle di OpenSource.

Per chi cercasse di capire cosa si cela dietro questi video e quali siano realmente le nuove possibilità delle Meshes, rimando all’eccellente articolo sul blog di OpenSource. In sintesi comunque la novità che tutti i professionisti stanno aspettando da diverso tempo è la possibilità di importare in SecondLife dei modelli 3D costruiti con strumenti standard di modellazione tridimensionale, come Blender, Maya, Google Sketchup. Per intenderci, è un po’ come attualmente si fa con gli sculpted prim, ma con le seguenti fondamentali innovazioni:

  1. possibilità di estendere la resa realistica su oggetti molto grossi (cattedrali, macchinari, corpi, avatar), senza la complessa sequenza “spaziale” attualmente utilizzata ora di generare sculpted prim multipli concatenati malamente assieme.
  2. gestione delle collisioni adeguate alla forma dell’oggetto sculpted (attualmente gli oggetti sculpted non gestivano in modo sensato le collisioni, per intenderci su uno sculpted che rappresentava un vulcano non era possibile “camminare” sulla sua superfice. cfr. questo video http://www.youtube.com/watch?v=GeSu_4Taupk per vederne alcuni esempi.

L’unica ottima conclusione che possiamo trarne, nel momento in cui SecondLife avrà concretamente mesh, havok7 e perchè no, qualcosa di equivalente alla gestione “on the cloud” di BlueMars [1] (al momento solo annunciata), SecondLife sarà indiscutibilmente Leader del mercato e scelta obbligata per professionisti, aziende, Università ed enti che intendano utilizzare la piattaforma 3D. Speriamo che, tenendo conto delle difficoltà di gestione e finanziarie che stiamo intravvedendo in queste settimane, questo non si traduca nell’aumento dei prezzi per l’accesso alle terre Linden (che già ora non sono economicissime)..

Apparentemente le ultime dichiarazioni (citate ad inizio articolo) parrebbero ottimistiche: la Linden ha intenzione di occuparsi principalmente del settore “popolare” quello appunto che attualmente usufruisce domesticamente da casa delle applicazioni Internet lasciando un po’ in disparte il settore “enterprise” (e purtroppo anche quello “educational”). Personalmente spero invece che su quest’ultimo punto ci ripensino perchè una delle applicazioni ancora indiscutibilmente più vivide di SecondLife è proprio in quel campo.

E tornando nuovamente al nostro alieno ecco un video conclusivo:

[1] La gestione cosiddetta “on the cloud è la possibilità che la gestione grafica venga realizzata totalmente o in gran parte sui server del provider invece che sul nostro pc, in modo che l’unica attività “grafica” richiesta al PC sia di poter vedere in “streaming” una sorta di film come su youtube dove però la scena e quello che succede è determinato interattivamente dalle proprie azioni. In questo modo si aprirebbe la strada per l’accesso a SecondLife anche da smartphone dotati di poche capacità elaborative e da browser con computer e scheda grafica di basso livello (pensiamo all’iPad o altri tablet). Il salto “sulle nuvole” potrebbe veramente rivoluzionare (in meglio si spera) l’intero mondo 3D rendendolo accessibile a costo quasi nullo da utenti occasionali, un po’ come si accederebbe a Facebook o Wikipedia.